FASCICOLO XII - AGOSTO 1930
NOTIZIARIO
SINDACATO NAZIONALE ARCHITETTI

PAGINE DI VITA SINDACALE


A PROPOSITO DELL’ESITO DI RECENTI CONCORSI

DEPLOREVOLI STRASCICHI DEL CONCORSO PER LA CATTEDRALE DELLA SPEZIA.

L’Arch. On.le Alberto Calza-Bini, Segretario Nazionale del Sindacato e Presidente del Consiglio Direttivo della nostra Rivista, ci comunica, la seguente nota, che pubblichiarno integralmente:
“Com’è noto, appena reso pubblico il verdetto delta Commissione Giudicatrice del Concorso per la Cattedrale della Spezia, non mancarono le proteste più o meno legittime degli esclusi dalla lista dei richiamati al Concorso di II° grado.
“Più o meno legittime, si è detto, perchè è comprensibile ed umano che ciascuno possa ritenere l’opera propria superiore ad altre prescelte e possa esprimere per questo il suo rammarico.
“Ma un gruppo di concorrenti esclusi credette addirittura di riscontrare nel giudizio della Commissione gli estremi di una patente violazione del bando di Concorso, e, lasciando credere di avere autorevoli appoggi e approvazioni nelle superiori gerarchie sindacali, si fece promotore di una vera e propria causa intentata, davanti alla Magistratura ordinaria, contro la Commissione Esecutiva per la Cattedrale della Spezia. Risulta invero alla Segreteria Nazionale che alcuni nomi furono inclusi nella lista degli aderenti all’azione giudiziaria senza corrispondente autorizzazione, così come risulta che più d’uno dei ricorrenti, riconosciuta in seguito l’infondatezza dell’azione intentata contro la Commissione, si disinteressò della questione: comunque, il Tribunale di Spezia ha respinto come infondato il ricorso ed ha condannato alle spese tutti coloro che se ne fecero promotori.
“La Segreteria Nazionale non ha voluto intervenire in alcun modo prima del verdetto, per non intralciare la serena opera della giustizia: ma oggi essa riprende la sua libertà d’azione e stigmatizza nel modo più energico l’operato di tutti i promotori del ricorso, in quanto essi tendevano, anche involontariamente, a svalutare soprattutto il principio stesso su cui si basano i concorsi. oltrechè il giudizio della Commissione esaminatrice, giudizio d’altronde emesso in piena coscienza da uomini di responsabilità e di equilibrio.
“Infatti la linea di condotta seguita dal Sindacato è unicamente volta a diffondere tra le autorità pubbliche e private, la convinzione che il sistema dei concorsi sia sempre il migliore da seguire per ottenere, il più confacente risultato per parte di chi deve compiere l’opera, ed ancora a divulgare nell’opinione pubblica la convinzione che solo attraverso la libera palestra dei concorsi i giovani ignorati possono far risaltare e rifulgere il loro valore.
“Ora, non v’ha chi non riconosca che l’uso invalso da qualche tempo a questa parte, di far seguire ad ogni giudizio di concorso, sia esso il più sereno ed il più illuminato, una serie di ricorsi e di cause avverso le Commissioni giudicatrici o gli enti banditori, potrebbe indurre un po’ alla volta gli enti pubblici e le private associazioni ad abbandonare la via maestra dei concorsi per rivolgersi senz’altro a professionisti di fiducia.
“Ed in questo caso non saranno proprio i giovani, privi del modo di farsi conoscere se non attraverso i concorsi, quelli che resteranno sacrificati ed assisteranno inoperosi all’accentramento degli incarichi a favore di pochi privilegiati?
“Ecco perchè la Segreteria Nazionale del Sindacato Architetti, convinta che sia dovere del Sindacato medesimo combattere per la maggior diffusione del principio dei concorsi e per il sistema del controllo e della disciplina di essi da attuarsi a mezzo dei propri organi; mentre prepara un apposito progetto di legge, e, in attesa della sua approvazione, delle precise norme Sindacali in materia, denuncia a tutti gli inscritti al Sindacato ed alle Superiori Autorità l’azione di coloro che, dopo aver partecipato ad un concorso il cui bando ed il cui giudizio siano controllati dal Sindacato, fanno seguire al verdetto una qualsiasi forma di ingiustificata protesta. Questa dura e necessaria disciplina sarà apprezzata e seguita senza dubbio da quanti hanno a cuore il progresso dell’Architettura e la tutela delle giovani energie che al Sindacato fascista fanno capo.
Firmato: Il Segretario Nazionale del Sindacato Architetti
On. ALBERTO CALZA-BINI.


RISULTATO E STRASCICHI DEL CONCORSO PER IL PALAZZO DEGLI STUDI IN SIRACUSA.

Nel nome di maggio u. s. ebbe luogo. come è noto, il giudizio per il concorso regionale bandito dalla Provincia di Siracusa. per un progetto di Palazzo degli Studi destinato ad ospitare il Liceo Scientifico e l’istituto Tecnico.
Il bando compilato dal Preside della Provincia comm. Pupillo, richiedeva un progetto che, oltre a corrispondere alle esigenze scolastiche, fosse opera d’arte intonata all’ambiente, al tempo nostro ed allo scopo morale ed educativo cui l’Edificio doveva essere destinato. Il bando di concorso prevedeva la formazione di una commissione giudicatrice presieduta dallo stesso Preside della Provincia e formata di elementi equilibrati, tecnici competenti tutti, particolarmente dotati di sensibilità artistica gli uni, e di speciale competenza scientifica gli altri.
Come è noto dalle polemiche anche giornalistiche seguite purtroppo una volta ancora al verdetto della commissione, il suddetto equilibrio della commissione non fu del tutto corrispondente all’aspettativa: difficile fu quindi il giudizio.
Tuttavia la commissione, a maggioranza. segnalò come specialmente meritevole il progetto dell’Arch. Francesco Fichera. al quale non fu assegnato il 1° premio solo perchè il preventivo di spesa superava le disponibilità della Provincia.
I lettori della rivista conoscono alcune tavole del progetto, che furono pubblicate nell’articolo dall’Arch. Piacentini dedicato all’opera del Fichera.
La commissione assegnò poi il III° premio all’Arch. Capitò di Palermo e divise le somme che con lodevole larghezza la Provincia aveva messo a disposizione della Commissione Giudicatrice, tra i concorrenti Arch. Autore di Messina, Fratelli Rapisardi di Messina e Arch. Samonà di Palermo.
Il verbale dalla Commissione segnalava gli speciali pregi di questi ultimi tre progetti, dovuti a giovani e valorosi Architetti: purtroppo, come diremmo, anche dopo questo verdetto che pure aveva tenuto conto dei meriti, delle qualità e della posizione morale di taluno dei concorrenti, si ebbe il solito deplorevole ricorso; presentato questa volta all’Autorità politica. allo scopo di annullare il verdetto nella vana speranza di uno spostamento nella classifica, la quale, a torto od a ragione, era risultata dalla regolare votazione dai componenti la giuria.
Non è il caso di dare qui seguito alle vivaci polemiche che hanno seguito le vicende di questo concorso: basta riferirsi a quanto nel paragrafo precedente, sul tema del concorso della Spezia, ha detto il Segretario Nazionale del Sindacato, contro la mala abitudine dei ricorsi avverso i giudizi delle commissioni e contro il danno che ne deriva all’azione sindacale.
Quanto al merito intrinseco dei progetti in parola, i Direttori della nostra Rivista avranno occasione di valutare, pubblicando il concorso di Siracusa, il giudizio della commissione. in quanto essa ha seguito le direttive più squisitamente artistiche. segnalando come meritevoli di esecuzione, di lodi e di premi, i progetti degli Architetti Fichera, Autore, Rapisardi e Samonà.

ESITO DEL CONCORSO PEL LE SISTEMAZIONI DEL CENTRO DI CATANIA E PER L’ACCESSO ALLA VILLA BELLINI.

Con un’attività veramente ammirevole, il gruppo non numeroso ma giovanilmente battagliero degli architetti campagna per ottenere che gli accessi della Monumentale Villa Bellici assumessero un aspetto ed un aderenti ai Sindacati della Sicilia Orientale, inizia fino dall’ottobre scorso una energica decoro corrispondenti alla meravigliosa bellezza del luogo.
Con generoso e qualche volta perfino impulsivo fervore, gli architetti catanesi, Francesco Fichera e giornali dell’isola diedero ampia ospitalità alle polemiche, alle proposte ed alle proteste, cosicchè Raffaele Leone alla testa, tennero il campo a romore, dando segno di una simpatica vivacità: i, quando, nell’ottobre scorso, il Segretario Nazionale del Sindacato Onorevole Calza-Bini ai recò in Sicilia per consegnare il gagliardetto ed organizzare definitivamente il Sindacato Fascista, la Sua presenza e le manifestazioni di fervore verificatesi assunsero ad un alto significato di rivendicazione delle nobili ragioni dell’arte.
A seguito dei colloqui svoltisi nell’occasione con l’Architetto Calza-Bini, il Podestà di Catania, Colonnello Grimaldi, volle bandire il concorso su l’interessantissimo tema, mettendo generosamente a stesso presieduta della quale faceva parte anche l’On. Calza-Bini.
Il concorso ebbe disposizione larghi premi e chiamando a giudicare i lavori presentati, una commissione da lui ottimo risultato: l’attivo gruppo degli Architetti della Sicilia Orientale si è dimostrato anche in questa occasione in florido e promettente sviluppo: Il 1° premio è stato assegnato all’insieme dei progetti presentati dagli Architetti del Sindacato di Messina, insieme agli Architetti Samonà e Gesugrande. Il II° premio fu dato all’Arch. Sandri di Roma, insieme all’Arch. Sardella di Catania, il III° premio ed altri due premi di incoraggiamento furono concessi ad altri architetti siciliani.
La nobile iniziativa del Podestà di Catania ha avuto così una bella realizzazione che ha permesso all’amministrazione cittadina di scegliere fra i vari progetti presentati, una soluzione del tutto degna. La classe degli Architetti se ne compiace col Podestà ed è grata anche all’opera intelligente ed appassionata svolta allo scopo dall’Arch. Leone, dirigente il Sindacato di Catania, e dall’Arch. Fichera che primo diede impulso all’azione del Sindacato stesso.

ESITO DEL CONCORSO PER IL PIANO REGOLATORE DELLA CITTÀ Dl PISA.

Il 1° agosto 1929 il Podestà di Pisa bandiva, com’è noto. un concorso per un progetto di piano regolatore della Città e della Marina di Pisa fra gli ingegneri e gli architetti italiani.
Al concorso, scaduto il 31 maggio u. s. hanno partecipato sedici concorrenti i quali hanno contrassegnato i loro progetti con un motto.
La Commissione giudicatrice del concorso presieduta dal Senatore Corrado Ricci, ha concluso il proprio giudizio, assegnando i seguenti premi:
Primo premio, al progetto recante il motto "3P. - S. T." dei signori, appartenenti al gruppo architetti urbanisti di Roma, Paniconi Arch. Mario, Pediconi Arch. Giulio, Petrucci Arch. Concezio, Susini Arch. Alfio Tufaroli Arch. Luciano.
Secondo premio, al progetto col motto "C. M. V." dei signori Chiodi Prof. Ing. Cesare, Merlo Arch. Giuseppe. Valtolina Ing. Giuseppe di Milano.
Terzo premio diviso in parti uguali fra il progetto col motto "Pisa spes nutrit patientiam" dei signori Fagiuoli Arch. Ettore di Verona e Steffanon Ing. Gino di Pisa e il progettu col motto "P. 8" dei signori del gruppo degli Urbanisti di Roma, Cancellotti Arch. Gino, Fuselli Ing. Arch. Eugenio, Lenzi Arch. Luigi, Montuori Arch. Eugenio, Piccinato Arch. Luigi. Scalpelli Arch. Alfredo, Lavagnino Ing. Roberto, Niccolosi Ing. Giuseppe. Valle Ing. Cesare.
La Commissione ha inoltre segnalato al Podestà per felici soluzioni di dettaglio:
Progetto col motto "La Torre" dei signori Bianchini Ing. Enrico, Chiaramonti Arch. Bruno, Fagnoni Arch. Raffaello di Firenze.
Progetto col motto "Forma urbis Pisarum" dei signori Architetti Alberto Alpago Novello, Ottavio Cabiati, Guido Ferrazza e Giovanni Muzio di Milano.
Progetto col motto "Pisa Alma mater" dei signori Severini Ing. Arch. Federigo, Buoncristiani Ing. Giulio, Fiaschi Ing. Ranieri e Zocchi Arch. Prof. Oreste di Pisa.
Progetto col motto "S. P. Q. R." dell’Ing. Pera di Pisa.

ESITO DEL CONCORSO PER IL TEATRO DELL’ “OPERA NAZIONALE DOPOLAVORO” IN ROMA.

La Direzione Generale dell’O. N. D. comunica:
La Commissione giudicatrice del Concorso per il progetto del costruendo teatro dell’Opera Nazionale Dopolavoro, riunitasi nei locali della direzione generale dell’O. N. D., in via Capo d’Africa 25, ha terminato i suoi lavori, dopo avere esaminato i quindici progetti presentati, ed ha proclamato vincitore del concorso il progetto contrassegnato col molto "Conceptio".
Aperta la busta, si è letto il nome dell’Ing. Arch. Antonio Valente, laureato alla Scuola Superiore di Architettura di Roma.
La Commissione ha poi giudicati degni di un premio di incoraggiamento altri due progetti, e precisamente, di un secondo premio quello indicato col motto "Due Mari" e di un terzo premio, quello indicato col motto "O. N. D."
Il progetto prescelto, sia nella planimetria. sia per il palcoscenico, ama ancora negli spunti decorativi, mentre risponde alle necessità moderne del teatro, trae ispirazione delle nobili tradizioni italiane.
Facevano parte della Commissione, presieduta dal Gr. Uff. Seniore Enrico Beretta, direttore genera le dell’O. N. D., S. E. l’Arch. Piacentini. Accademico d’Italia, S. E. Bazzani. Accademico d’Italia, il Prof. Architetto Vincenzo Fasolo, segretario regionale del Sindacato Architetti per il Lazio, Giovacchino Forzano e il comm. Ariatide Rotunno, capo dei Servizi Artistici dell’O. N. D.

ESITO DEL CONCORSO PER LA SISTEMAZIONE DEL CENTRO DELLA CITTÀ DI AQUILA.

È stato giudicato il concorso bandito dal Podestà di Aquila per la sistemazione del centro della città.
Componevano la commissione esaminatrice l’On. Arch. Alberto Calza-Bini, il Prof. Ing. G. B. Milani, l’Ing. Cav. Uff. Buongiorno.
Dei sei progetti presentati, due furono esclusi a priori. Tra gli altri quattro, la commissione non ha ritenuto di scegliere il vincitore; però ha proposto l’acquisto per parte del Comune, mediante l’assegnazione di congruo premio, di tutti e quattro, data la bontà di taluni elementi in ciascuno, ed ha proposto che il Comune di tali elementi si avvalga per procedere alla redazione del progetto definitivo. I suddetti progetti sono opera dei seguenti gruppi di tecnici ed artisti: Ing. Di Nanna e Arch. Gioia; Ing. Federici e Prof. Santoro; Ing. Ricci e figlio; Ing. Cardelli, Prof. Cifani e Prof. Tarquini.



NUOVI CONCORSI

CONCORSI DI EDILIZIA IN TRIPOLI.

Il municipio di Tripoli bandisce un concorso fra Ingegneri e Architetti di nazionalità italiana, per la redazione dei seguenti progetti:
Costruzione di palazzi ad uso civile abitazione a tre piani oltre quello terreno da eseguirsi ai limiti di Piazza Cattedrale ed agli imbocchi delle vie: a) Luigi Mercatelli fino all’angolo di via Generale De Bono; b) Vittorio Veneto lato ovest, fino all’angolo della nuova via di P. R.; c) Corso Vittorio Emanule lato nord, per una lunghezza di m. 60 e lato sud fino all’angolo della nuova via di P. R.
Sistemazione dello spazio riservato a Piazza Cattedrale e costruzione di una fontana monumentale da eseguirsi nel centro della piazza stessa. Il bando di concorso avverte che fa d’uopo ai concorrenti ricercare con senso di modernità quelle forme che valgano più efficacemente a creare una Architettura Coloniale italiana che dovrebbe nascere dalla felice fusione dei caratteri architettonici locali con quelli della nostra tradizione artistica. Per i palazzi dovrà considerarsi la costruzione di portici della larghezza di almeno 4 metri (misurati fra i vivi interni dei muri) e dell’altezza non inferiore a m. 5 con sottostanti negozi. Per lo spazio riservato a Piazza Cattedrale, in cui dovranno prevedersi ampie arterie per lo smistamento del traffico, sono consentite lievi modifiche alle linee previste dal vigente piano regolatore. Ai progetti prescelti saranno aggiudicati, in ordine di merito, i seguenti premi: I° premio L. 25.000; II° premio L. 15.000. I progetti dovranno pervenire all’on. Ministero delle Colonie entro il 15 dicembre 1930. Per ulteriori notizie in merito rivolgersi al Ministero delle Colonie.

CONCORSO PER PROGETTI DI FABBRICATI RURALI AD AOSTA.

Il Consiglio Provinciale dell’Economia di Aosta, ha bandito un concorso per progetti di fabbricati rurali con scadenza al 31 dicembre 1930. Il concorso riguarda tre zone della provincia di Aosta; 1) montagna (fondo valle, media montagna fino a quota 1300, alta montagna); 2) collinare (anfiteatro morenico eporediese e colline canavesane); 3) Pianura (compresi gli altipiani del Canavese).
Ogni concorrente dovrà presentare i progetti fissati per almeno una delle tre zone e cioè: per piccole, medie e grandi aziende della prima e terza zona; per piccola e medie della seconda.
Il bando stabilisce le esigenze a cui ogni fabbricato dovrà rispondere rispetto al tipo di azienda. Si richiedono per ogni progetto: planimetria generale 1:200; pianta, sezioni a tre facciate almeno 1:100 su tavole di 0,45X0,60 o multipli; relazione, perizia sintetica od analitica.
Saranno assegnati premi di L. 4000, 2000. 1000 per la prima e terza zona; 3500, 1500, 500 per la seconda.
Il concorso è aperto a tutti coloro che posseggono il titolo legale per progettare ed essere iscritti negli albi e nei Sindacati.
Gli interessati potranno richiedere all’Ufficio provinciale dell’Economia di Aosta (corso Père Laurent, n. 6) copia del bando.

ULTIME NOTIZIE DEL XXII CONGRESSO INTERNAZIONALE DEGLI ARCHITETTI IN BUDAPEST.

È imminente l’apertura del Congresso, di cui abbiamo replicatamente data notizia sulla Rivista.
Esso si svolgerà dal 5 al 12 settembre p. v. La delegazione Ufficiale Italiana è stata nominata dal Ministero degli Esteri. Essa è composta dei seguenti membri:
On. Arch. Alberto Calza-Bini, quale Segretario Nazionale del Sindacato Architetti.
Gr. Uff. Arch. Gaetano Moretti. Professore al Politecnico di Milano, quale presidente della Sezione Italiana del Comitato Internazionale degli Architetti.
Architetti Giuseppe Boni e Diego Brioschi, quali vice segretari del Sind. Nazionale Architetti.
Nel prossimo fascicolo daremo dettagliato conto dei lavori del Congresso, che si annuncia intaressantissimo.
Al Congresso, com’è noto, è unita un’esposizione internazionale di architettura. Alla sistemazione della sala destinata all’Italia, è stato delegato dal Segretario Nazionale del Sindacato, l’Arch. Adalberto Libera, che è già partito per Budapest.

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