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N.D.R.: Il concorso per il Palazzo delle Poste e Telegrafi a Napoli, con 40 illustrazioni |
Nei fascicoli dell’anno scorso demmo
replicatamente notizia di un concorso in due gradi per un progetto di
edificio destinato a contenere i servizi della Direzione Provinciale delle
Poste e Telegrafi in Napoli ed i dipendenti uffici centrali, bandito in
data 20 aprile 1928 dal Ministero delle Comunicazioni.
Il testo del bando, chiaramente e minutamente steso, offriva ai concorrenti un tema chiuso, di severa ed interessante soluzione. Anzitutto veniva strettamente delimitata l’area dell’edificio, situata tra via della Corsea, una piazza non ancora costruita di cui peraltro il piano regolatore fissava i limiti perimetrali precisi, via Armando Diaz, ed il grande chiostro attiguo alla chiesa di Sant’Anna dei Lombardi. Il chiostro, come risulta dalla planimetria proposta, era fissato dovesse venire attraversato, secondo l’asse maggiore, da una nuova strada che non ne interrompesse la continuità delle fronti. Il grande chiostro ed un piccolo loggiato vicino dovevano essere rispettati dai concorrenti ed inglobati nella nuova fabbrica. Il tema era quindi chiuso non solo da delimitazioni precise di spazio, ma anche in un certo limite da vincoli artistici e metrici inerenti alle preesistenti costruzioni da conservarsi ed organizzarsi nell’edificio. Uno speciale fascicolo di norme tecniche e dettagliati schiarimenti forniti diligentemente a richiesta dei concorrenti dal Segretario della Commissione, specificavano esaurientemente le quantità e qualità nonchè le indispensabili caratteristiche distributive e metriche che il palazzo doveva ospitare al minimo, il numero degli ingressi, ecc. Il bando di concorso di primo grado prevedeva la cernita al massimo di cinque progetti giudicati migliori per il concorso di secondo grado, e prevedeva l’assegnazione di premi per l’ammontare di L. 100.000 secondo il seguente criterio: L. 40.000 da ripartirsi tra i vincitori del concorso di primo grado, L. 60.000 da ripartirsi tra i vincitori del concorso di secondo grado nella misura di L. 40.000 al progetto vincente e di L. 20.000 quale secondo premio. La Commissione giudicatrice era costituita dai seguenti membri: Gr. Uff. Biagio Borriello - Deputato al Parlamento, Membro del Consiglio di Amministrazione delle Poste e Telegrafi, Presidente. 1. Gr. Uff. Dott. Ettore Cambi, Ispettore Generale di Ragioneria, Membro dei Consigli di Amministrazione delle Poste e Telegrafi e delle Ferrovie dello Stato, Membro. 2. Comm. Arch. Gino Chierici, Sovraintendente per l’Arte Medioevale e Moderna della Campania, Membro. 3. Comm. Ing. Ferruccio Businari, Ispettore Capo Superiore delle Ferrovie dello Stato, Membro. 4. Comm. Vito Saracista, Ispettore Superiore dell’Amministrazione delle Poste e dei Telegrafi, Membro. 5. Cav. Uff. Ing. Umberto Leoni, Ispettore Centrale nell’Amministrazione delle Poste e dei Telegrafi, Membro. 6. Cav. Uff. Ing. Mario Folinea, Ingegnere Capo del Comune di Napoli, Membro, 7. Comm. Prof. Arch. Ing. Gustavo Giovannoni, Direttore della Scuola Superiore di Architettura di Roma, Presidente per il piano regolatore di Napoli, Membro. 8, Comm. Prof. Ing. Carlo Laneri, della Scuola per gli Ingegneri di Napoli, Membro. 9. Comm. Prof. Arch. Giuseppe Boni, Commissario per il Sindacato Provinciale Architetti di Roma, Membro. Le funzioni di segreteria sono state disimpegnate dai Sigg. Cav. Arch. Ing. Angiolo Mazzoni, Ispettore Principale nelle Ferrovie dello Stato e Cav. Dott. Raffaele Pentimalli, Consigliere nella Amministrazione delle Poste e dei Telegrafi. Il bando di concorso precisava ancora con grande chiarezza le ulteriori condizioni richieste, circa la modalità di presentazione dei progetti, circa la data di consegna, circa le condizioni previste per l’esecuzione dell’opera, ecc. Un notevole nucleo di concorrenti partecipò alla gara che si presentò sotto ogni aspetto interessante ad importante. La Commissione giudicatrice prescelse fra i progetti presentati i cinque, previsti come massimo, e convocò gli autori al concorso di secondo grado. Ecco il nome dei vincitori: 1. Ing. Pietro Aschieri e Giacomo Giobbe di Roma; 2. Ing. Arch. Marcello Canino di Napoli; 3. Arch. Alessandro Limongelli di Roma; 4. Arch. Armando Titta di Torino e Architetto Corrado Cappezzuoli di Bologna; 5. Arch, Giuseppe Vaccaro di Roma. Il Ministero delle Comunicazioni, in attesa del concorso di secondo grado, non rese pubblico il responso della Commissione giudicatrice; non siamo quindi in grado di annunciare i criteri seguiti nella cernita dei progetti, di conseguenza preferiamo rimandare ad altro fascicolo, quando esporremo i risultati del concorso di secondo grado, cenni critici sulle doti intrinseche dei singoli lavori nei quali pertanto è agevole riconoscere ottime doti nella difficile e complessa soluzione planimetrica, o nella concezione architettonica, od in tutti e due gli elementi. Ci limitiamo per ora ad offrire documentazione grafica degli elaborati prescelti pel concorso di secondo grado nei loro elementi architettonici principali, senza dettagliare troppo, anche per deficenza di spazio, le soluzioni planimetriche distributive dei vari piani, sopratutto importanti nell’ideazione di un edificio di questo genere; giacchè date le premesse, riesce per ora prematuro l’esame critico spicciolo, e perchè, dopo la prova di secondo grado, torneremo con più largo respiro e con tutti gli elementi di giudizio, sull’argomento. N. D. R. |
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