FASCICOLO VI - FEBBRAIO 1928
Notiziario

NOTIZIARIO

MOSTRA DEL GIARDINO ITALIANO A VICENZA

Come è noto, sotto il patrocinio di Benito Mussolini e per iniziativa del Podestà Avv. Franceschini, è stata indetta a Vicenza una Mostra del Giardino Italiano per l’autunno del 1928, Mostra che sarà veramente tipica per il suo particolare significato.
Il Grand’Uff. Ing. Beppe Ravà, presidente dell’Istituto Veneto per le Piccole Industrie e per il Lavoro di Venezia, e della Federazione degli Istituti per la protezione e lo sviluppo delle Tre Venezie, in una recente riunione del Direttorio Federale di Vicenza, ha proposto che gli Istituti da lui diretti, assecondando l’iniziativa, che il podestà di Vicenza realizzerà, di una Mostra del Giardino Italiano, bandiscano una mostra concorso per la decorazione del giardino durante il periodo su accennato.

CONCORSI

ESITO DEL CONCORSO PER CASE ECONOMICHE
IN TORINO

È ora noto l’esito del Concorso bandito dal Consiglio dell’Istituto per le case economiche in Torino, riservato ad Architetti piemontesi, per nuovi tipi di tali costruzioni. Il primo premio di L. 10.000 fu assegnato al progetto redatto dagli Ingg. Mario Paolo Pratesi ed Alberto Ressa; il secondo di L. 5.000 al progetto dell’Ing. Umberto Cuzzi; un’indennità di L. 4.000 ciascuno, fuori graduatoria, fu concessa ai progetti degli ingegneri Amedeo Vandetti, Vittorio Bonadè Bottino e Giuseppe Cyra.
P.M.

CONCORSO PER UN PALAZZO
PER LE POSTE E TELEGRAFI IN NAPOLI

Il Ministero delle Comunicazioni e Trasporti ha preso l’iniziativa di costruire un nuovo Palazzo per le Poste e Telegrafi in Napoli.
L’edificio dovrà sorgere nell’area del Convento di Monte Oliveto in cui verrebbe rispettato il cortile monumentale.
È stata nominata una commissione con l’incarico di studiare un bando di concorso e poi di giudicarlo: sistema veramente ideale per risolvere da un punto di vista unitario un problema architettonico. Daremo ulteriori notizia in proposito a suo tempo.
P.M.

CONCORSO PER IL PIANO REGOLATORE
DELLA CITTÀ DI GROSSETO

Avvertiamo i lettori che l’Amministrazione della città di Grosseto ha determinato di prorogare di un mese il tempo assegnato ai concorrenti per la presentazione del progetto di Piano regolatore della città. Di conseguenza i documenti di progetto dovranno pervenire in regola e al completo alla Segreteria Generale del Comune entro le ore 18 del 31 marzo 1928.

SINDACATO NAZIONALE ARCHITETTI
PAGINE DI VITA SINDACALE
Diamo comunicazione della seguente circolare inviata dal Segretario Generale del Sindacato Nazionale Architetti ai Segretari Provinciali del Sindacato:

Roma, 16 gennaio 1928
Ai Sigg. Segretari Provinciali

Allo scopo di chiarire eventuali ulteriori dubbi che potrebbero sorgere circa lo sconto concesso a tutti gli iscritti al nostro Sindacato sull’abbonamento alla “Rivista di Architettura e Arti Decorative”, nostro organo ufficiale dal 1° gennaio del c. a., confermo che la Casa Bestetti e Tumminelli ha concesso detto sconto nella misura del 25%; l’abbonamento alla Rivista deve però essere richiesto direttamente presso le sedi della Casa Editrice, in Firenze, Milano, Roma e Venezia.
Per facilitare agli interessati le pratiche per l’abbonamento, sarà bene che ciascun Sindacato Provinciale raccolga le quote dei propri soci desiderosi di abbonarsi e le trasmetta direttamente alla Casa Editrice.
Mi preme ora far noto alla S. V. che il Segretario Generale della Federazione Intellettuali, Gr. Uff. Di Giacomo, mi segnala la permanenza nel Sindacato Ingegneri di molti laureati della R. Scuola di Architettura e Architetti Civili.
Evidentemente tale permanenza è del tutto ingiustificata dal momento che esiste un Sindacato Architetti in piena attività, riconosciuto dalla legge, e inquadrato regolarmente nella organizzazione degli intellettuali. Invito quindi la S. V. a volermi far pervenire i nomi dei nostri colleghi che risultino iscritti nel Sindacato Ingegneri di cotesta Provincia, allo scopo di provvedere secondo le direttive impartite dalle superiori gerarchie.

Richiamo l’attenzione della S. V. sulla opportunità di astenersi, sia per il profondo senso di disciplina fascista che deve informare la nostra attività Sindacale, sia per la illimitata fiducia dovuta ai membri del Governo che hanno secondata la nostra azione e riconosciuti i nostri diritti, da qualsiasi manifestazione ufficiale che, secondo certuni, dovrebbe essere diretta a modificare lo stato di fatto creato dal D. L. 4 settembre 1927 n. 1981 sulle opere in conglomerato cementizio.
Posso tuttavia a tale proposito assicurare i colleghi che passi opportuni sono stati già compiuti, e che, specialmente per gli Architetti laureati, sarà provveduto in ogni modo.
Confido che la S. V. vorrà farsi interprete presso i colleghi delle ragioni che mi spingono a dirigere la nostra azione in questo senso, e che intanto vorrà rassicurare gli interessati.
Credo utile adesso comunicare l’Ordine del Giorno della Commissione Edilizia di Roma:

«La Commissione Edilizia dovendo pronunciarsi su di un progetto da eseguirsi in cemento armato e presentato con i calcoli prescritti dal R. D. L. 4 settembre 1927;
«Ritenuto impossibile assumere eventuali responsabilità con l’esame dei progetti, non avendo la necessaria organizzazione;
«Chiesta l’interpretazione che alla Legge è data dal Sovraintendente ai Servizi Tecnici del Governatorato, nell’interesse dell’Amministrazione, unanime ritiene:
«Che l’esame dei progetti ad essa sottoposti debba essere come nel passato limitato esclusivamente ai requisiti di estetica e d’igiene, e che pertanto il progetto debba essere presentato da chi, a norma della Legge sul titolo, abbia il diritto e il dovere di assumere la responsabilità della esecuzione del progetto;
«Che in conseguenza, l’obbligo della presentazione dei calcoli si debba intendere come una procedura necessaria solo per assicurare l’eventuale controllo, e che quindi i progetti particolareggiati con calcoli, possono essere presentati alla Prefettura anche separatamente e in tempo diverso, purchè prima del rilascio della licenza di costruzioni dell’opera di conglomerato cementizio;
«E considerato che il R.D.L. 4 settembre, ispirato evidentemente alla giusta preoccupazione di assicurare il buon progetto e la esecuzione dei lavori, si risolverebbe in sostanza in un dannoso inciampo per l’attività edilizia, in un ingiustificato ostacolo alle costruzioni in cemento armato, che pure dovranno avere nell’Architettura del nostro tempo, larga ed efficace applicazione, e finalmente in una pericolosa confusione di attribuzione e di accertamenti di responsabilità, che la Legge sul titolo e l’esercizio professionale aveva opportunamente eliminati;
«Fa voti che il R. D. L. 4 settembre 1927 sia in sede di conversione in Legge, convenientemente modificato e semplificato, allo scopo di rendere più spedita la procedura della presentazione dei progetti, e sopratutto di riaffermare insieme alla responsabilità dell’assuntore esecutore dei lavori, quella piena ed assoluta del Direttore dei lavori medesimi, in osservanza, e non in contrasto con la Legge sul titolo e l’esercizio professionale».
Con saluti fascisti
Il Segretario Generale
ALBERTO CALZA-BINI

CRONACHE DELL’ATTIVITÀ SINDACALE NELLA PROVINCIA DI NAPOLI

Il giorno 5 corr. m. fu riunita l’assemblea della benemerita Associazione fra i Cultori di Architettura di Napoli; intervennero moltissimi soci, ed il Presidente Comm. Arch. Gino Clerici, ispirandosi a ciò che era stato fatto a Roma, espose tutte le ragioni spirituali che dovevano consigliare l’Associazione di Napoli a trasformarsi in Circolo di Coltura del Sindacato Fascista di Napoli, che in brevissimo tempo ha dato segno di grande attività per la difesa della classe degli Architetti.
A tale punto il Segretario degli Architetti di Napoli Arch. Prof. Vittorio Pantaleo, intervenne nella discussione ringraziando il Presidente Commendator Clerici per le parole di lode alla sua doverosa azione di assistenza agli Architetti Napoletani.
Il Segretario Pantaleo riferì in merito alla prossima convocazione della Commissione per l’esame dei titoli degli aspiranti al titolo di Architetto; informò l’assemblea di tutto il poderoso lavoro fatto dal Segretario Generale Architetto Comm. Calza Bini, dalla costituzione del Sindacato Nazionale Architetti fino ad oggi; riferì che nell’Italia Settentrionale esistono già tutte le sezioni provinciali degli Architetti; riferì all’assemblea che si era già fatto qualche passo perchè la sezione di Architettura della Scuola degli Ingegneri di Napoli possa essere meglio coordinata con i corsi della R. Accademia di Belle Arti in modo, che, finchè l’Architettura non sarà profondamente sentita nello spirito di tutte le classi sociali della città, e finchè, dopo tale maturazione, non sarà istituita la Scuola Superiore di Architettura di Napoli, si potessero avere in tale periodo un numero maggiore di Architetti diplomati anzichè prolungare quello stato di illusione in giovani volonterosi e predisposti all’Architettura che vengono oggi, dopo il diploma di Professore di Disegno Architettonico, rilasciato dalla R.Accademia di Belle Arti di Napoli, adibiti a disegnatori nei diversi istituti tecnici edilizi importanti della città di Napoli.
Infine l’Assemblea votò all’unanimità telegrammi di saluto all’On. Edmondo Rossoni, all’Avv. Di Giacomo, al Comm. Calza Bini ed al Prof. Gustavo Giovannoni fondatore anche della sezione di Napoli dei Cultori di Architettura.

Il Segretario Provinciale
Arch. VITTORIO PANTALEO

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