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G.CAPPONI: Motivi di architettura ischiana, con 18 illustrazioni |
Parlare di architettura ischiana non significa voler sostenere che l'isola d'Ischia possegga un suo proprio stile architettonico, o meglio, che lo abbia posseduto.
Le case di Ischia, degli altri paesi dell'isola e di Procida, sono deliziose, gustose, interessantissime, piene di movimento ed allo stesso tempo semplici, ricche di trovate architettoniche strane, eleganti e geniali, gioiose di colore e serene sempre. Ma ciò non vuol dire che esista uno stile; esiste, piuttosto, un carattere. Sta il fatto che le diverse influenze, naturalmente subito ricevute dal vicinissimo continente, non hanno tuttavia impedito che l'animo del costruttore si esprimesse liberamente (come sempre avviene quando chi costruisce è un artista); ed è appunto l'espressione libera e geniale di questo sentimento festoso ed originalissimo che dà a tutte le costruzioni un comune carattere, ben definito, e fa si che l'insieme colpisca come un tutto di organica concezione. Queste forme architettoniche sono espressione genuina dell'anima italiana; tale caratteristica le differenzia sostanzialmente da altre, assai vicine e ben note espressioni architettoniche, di cui Capri e la Costiera Amalfitana ci offrono gran copia di graziosi esempi, e che sono stati oggetto di recenti pubblicazioni ampie e pregevoli . L'influenza orientale che qui è così palese da togliere ogni speciale interesse, si dilegua ad Ischia, cedendo il posto ad un sentimento di proporzioni e di composizione puramente latini, italiani. Ma i vecchi mastri di Ischia sono quasi totalmente scomparsi. Oggi è ormai di moda lo stile floreale e suoi derivati; secondo questi canoni vennero costruiti tutti gli edifici, alcuni anche di importanza notevole, e senza alcuna norma, indirizzo, senza alcun efficace controllo. È facile immaginare quanto il paesaggio, l'armonia dello insieme architettonico ne abbiano sofferto. Se l'interesse che ormai l'importanza dei fatti comincia a suscitare non assumerà al più presto forma di energico ed oculato intervento, ma rimarrà contenuto nei limiti di una benevola quanto inconcludente attenzione, fra pochi anni ben poco più rimarrà dell'architettura ischiana e della meravigliosa bellezza di quel paesaggio. I disegni qui riprodotti, sintetici come sintetica è l'architettura, possono, meglio che non le parole, dare un'idea di quanto questo argomento meriti di essere conosciuto e studiato a fondo. Non si tratta solo di additare nuove ricchezze del nostro patrimonio artistico, specie a coloro che son proposti a custodirlo e a difenderlo, ma anzitutto di affermare che lo studio di queste forme di architettura ha uno straordinario interesse di attualità. Ne abbiamo abbastanza, per esser chiari, di sdilinquimenti per l'arte paesana e di caccia al motivetto. L'interesse che deve offrire lo studio di queste forme architettoniche è un altro, ed è precisamente nel concetto di esse. Il sentimento che le ha ispirate può dare spunto ad una ottima parola di consiglio a quegli architetti che vogliono sentire l'epoca in cui vivono e lavorare per essa. Le case di Ischia, concepite ed attuate in periodi così diversi dal nostro per esigenze di vita, mezzi tecnici e materiali da costruzione, stranamente ci esprimono quell'idea che è così propria della più moderna concezione dell'architettura. E questo, non perchè siano forme primitive, ma anzi, perchè furono perfettamente elaborate e raggiunte. L'elemento decorativo propriamente detto vi è assente o ridotto a forme schematiche, pur sempre sufficienti ed efficaci; l'effetto è raggiunto esclusivamente con il movimento delle masse, con i buoni rapporti fra vuoto e pieno, con lo slancio degli archi e col colore. Il ritmo e l'armonia sono sempre perfetti, felici le combinazioni di linee curve e di rette; sempre nuove soluzioni, ardite, imprevedute e disinvolte mantengono desto l'interesse. Alcuni esempi sono veramente importanti per complessità di composizione. Ogni casa ed il modo con cui le case sono insieme raggruppate e composte, esprimono in pari tempo il concetto di un costruttivismo rigido ed organico e quel senso di lieta serenità e di semplicità signorile che costituiscono l'autentica caratteristica della nostra stirpe. La grazia ingenua delle espressioni, la ricerca semplice di bellezza nelle forme e nell'effetto cromatico, la intonazione perfetta con l'ambiente naturale sì che la casa sembra nata insieme con le rupi dell'isola e cogli arbusti dei suoi giardini, rappresentano appunto il sentimento che dà anima e vita di italianità agli schemi costruttivi. C'è in queste umili opere architettoniche un insegnamento che non dovrebbe andare perduto per quegli architetti che brancolano appresso ad un internazionalismo materialista, poichè ci dà dimostrazione piena che la razionalità nella disposizione dell'organismo e degli spazi può ben unirsi al pensiero di Arte ed alla rispondenza con gli elementi ambientali. L'elemento colore è in questa architettura uno dei più interessanti. Presso una casetta bianca ed una rossa cremisi, con l'interno delle logge ad archi, blu, è un altra di un giallo intenso ed un'altra ancora tutta a scacchi di diversi colori per quanti sono i proprietari dei singoli quartini... Tutti questi colori insieme, vivaci e luminosi, intonano perfettamente tra loro, ed intonano anche a meraviglia con il verde azzurro delle ubertose colline, il cobalto del cielo, il blu del mare. E nell'insieme armonico, nel contorno delle forme, nel ritmo plastico di luci e di ombre, è un senso vibrante di gioia e di vita. G.CAPPONI. Da questi spunti di idee fresche, geniali, naturalmente fiorite sul nostro suolo, una ispirazione può trarsi per edifici di maggiore importanza per mole e per comfort, per ville o case di villeggiatura, per abitazioni semi-intensive in tutta la zona centrale e meridionale del nostro Tirreno. Gli esempi già accennati in questo breve articolo ce ne danno una prova diretta; l'analogia con quanto Edwin Cerio ha fatto a Capri con la sua deliziosa casa ce lo conferma. E saranno opere in cui il modernissimo concetto della espressione semplice e dell'architettura di masse si collegherà alla nostra magnifica tradizione, nutrita nei secoli dall'amore del nostro popolo per il bello. G.CIPRIANI.
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