FASCICOLO VII - MARZO1927
GIORGIO LUKOMSKY: Arte popolare russa, con 17 illustrazioni
ARTE POPOLARE RUSSA
Per studiare l’Arte nelle sue espressioni e manifestazioni prime non vi sono che due fonti: l’analisi e l’esame attento di tutti quegli oggetti pervenuti sino a noi, e dall’uomo fabbricati per soddisfare ai primi bisogni della sua vita quotidiana, e lo studio e l’interpretazione della leggenda. Il caso più felice, e però il meno frequente, si produce quando queste due fonti possono insieme concorrere alla soluzione del problema determinato, quando cioè il folk-lore corrisponda e venga integrato dalle primitive espressioni artistiche del popolo o della razza che è oggetto d’esame. Come s’è detto però, questi sono casi rari, perchè è facile che la memoria umana abbia conservato e trasmesso quindi, l’immagine dei fatti o la loro rappresentazione ma è difficile che abbia ritenuto i fatti stessi e dell’immagine quindi la interpretazione.
Vorrei ora trattare un soggetto di studi che appena qualche seria opera di valore scientifico ha finora sfiorata, e vedere di attrarre su di esso l’attenzione degli studiosi d’arte. Parlo dell’intaglio e della scultura in legno onde sono ornate sia all’esterno che all’interno le abitazioni dei contadini russi.
Gli abitanti di tutta la zona boscosa che occupa i due terzi della Russia, adoperano naturalmente come materiale da costruzione il legname delle foreste nelle quali sorgono i villaggi; soltanto più al sud, dove le foreste cedono a poco a poco il posto alle steppe, vediamo che al legno si sostituiscono altri materiali da costruzione, dal fango all’argilla per ricoveri che chiamerei preistorici, dalla pietra naturale o lavorata, ai mattoni.
Sopratutto nei Governatorati di Arkangelk, di Vologda, di Olonetz, dove la pochissima densità di popolazione riunisce gli abitanti sulle rive dei grandi fiumi, uniche arterie di comunicazione e di civiltà, in centri abitati di quasi nessuna importanza e ad enorme distanza l’uno dall’altro, le costruzioni in legno trovano il loro massimo sviluppo.
Le caratteristiche principali di queste abitazioni sono due; in primo luogo esse comprendono sotto un unico tetto la casa propriamente detta e tutte le sue dipendenze; secondariamente esse sono sempre ornate sia all’esterno che all’interno da decorazioni, generalmente ad intaglio spesso accentuate da vive colorazioni, che non hanno altro scopo che quello di soddisfare quel bisogno estetico che è in germe in ogni anima umana.
Così anche tutti i mobili e le suppellettili di queste abitazioni decorate in maniera tutt’affatto primitiva, piena però di strana poesia ci manifestano quale lavoro e sforzo d’immaginazione producano nell’uomo l’isolamento e la solitudine.
Le migliori collezioni di questi rustici e primitivi esempi della scultura in legno si trovano in Russia - così nel Museo Alessandro III. (Sez. Etnografica) a Pietrogrado, nel Museo annesso alla scuola Stroganoff a Mosca - nel museo storico di Mosca, e infine nel museo della principessa Tenicheff a Smolensk. Nell’insieme le opere raccolte sono sufficenti per permettere uno studio vasto e profondo sulle origini, le derivazioni e le sovrapposizioni sia formali che cromatiche di questa arte decorativa così apprezzata e coltivata in Russia. Nel museo di Kieff e anche nella sezione etnografica del su ricordato museo Alessandro III a Pietrogrado, e infine nella collezione Skarjinsky a Poltawa troviamo invece opere della parte Sud-orientale della Russia, l’Ukraina.
Le essenze generalmente adoperate sono l’abete, il pino, la quercia, il tiglio, e grande è l’influenza della materia prima sul prodotto sia perchè la differente durezza permette una diversa lavorazione, sia perchè la patina che il tempo stende sul prodotto dipende appunto dalla sua essenza e può passare da tenuissime e meravigliose tonalità perlacee pel vecchio pino a quelle seppia della quercia.
Riproduciamo qui qualche figura delle più interessanti, tratte da abitazioni e suppellettili delle provincie del centro e del settentrione della Russia. Osservandole ci rendiamo subito conto della gran varietà che regna in queste piccole opere d’arte decorativa. Vediamo è vero alcuni motivi d’ispirazione evidentemente classica; a questi però se ne oppongono altri tutt’affatto occidentali, e starei per dire europei, altri ancora non lasciano possibilità di dubbio sulle loro origini: esse sono in Oriente. Tale infatti il tipico leone dalla coda ripiegata e ornata di una freccia o di una foglia.
I motivi occidentali sono stati trasportati in Russia da artisti stranieri, che a Mosca lavoravano alla costruzione del Kremlino, e si sente l’influenza del Rinascimento Italiano nel taglio e nelle mostre di porte e finestre.
Però a lato di questi caratteri d’importazione, mi sembra riconoscerne in queste forme d’arte, altri che annoderei a motivi molto più antichi: così queste stilizzate immagini animali comuni al popolo russo e agli Scandinavi del Nord, mi fanno quasi pensare a campioni contemporanei di arte preistorica, mi si perdoni il paradosso.
Possiamo quindi parlare di arte Russa originale malgrado in essa si riscontrino caratteri stranieri, arte russa propriamente detta, che non è, come si è preteso fin ora, un riflesso dell’arte bizantina fino al tempo di Pietro il Grande, e che dopo risente invece dell’influenza dell’arte francese.
L’esposizione del 1921 a Mosca fu per queste forme d’arte una rivelazione. La decorazione architettonica, i costumi, il vasellame, gli utensili, i giocattoli, i boccali, le scatole da sale, e le tabacchiere, opera di rozzi contadini, hanno mostrato tale una semplicità e severità di forme, tale una logica costruttiva unita tuttavia a un sentimento estetico e ad una finezza d’incisione e di toni cromatici così sviluppata da rivaleggiare con le migliori produzioni cittadine, e dal punto di vista artistico credo anzi dover affermare che il confronto risulta a vantaggio delle produzioni rurali.
Non riproduciamo qui che quel poco che è stato raccolto e che ci è stato possibile ottenere non avendo altro scopo che quello di far sì che gli amatori e gli studiosi si occupino anche di questa che noi riteniamo una delle pagine più interessanti dell’arte Russa, arte nel vero senso della parola perchè in rapporto costante col luogo nel quale si è sviluppata e con le condizioni di vita e di civiltà degli abitanti.
GIORGIO LUKOMSKY

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