FASCICOLO VIII - APRILE 1925
GIORGIO LUKOMSKI: Bartolomeo Rastrelli architetto italiano in Russia, con 23 illustrazioni
BARTOLOMEO RASTRELLI
ARCHITETTO ITALIANO IN RUSSIA


Fra gli architetti e gli scultori italiani che hanno lasciato in Russia le prove del loro genio, del loro gusto e della loro attività troviamo: Frezzini, Rastrelli padre, Rastrelli figlio, Juvara, Quarenghi, Rinaldi, Luchini, Brenna, i due Gilardi, Fontanella, Carlo Rossi e altri (come si vede ve n’erano molti, quasi una scuola). Fra tutti questi, Rastrelli figlio, Quarenghi e Rossi furono i più grandi maestri, i più forti ingegni: Rastrelli per il barocco, Quarenghi per i principi dell’Architettura classica e Rossi per lo stile impero, furono tre ingegni così grandi da non trovarsene di simili nella stessa Italia di quel tempo (dal 1750 al 1810). Essi lasciarono le loro opere all’estero. Ma il genio artistico italiano si trova dappertutto e poichè non solamente in Italia, vi sono monumenti artistici, tanto più noi dobbiamo studiate e osservare l’arte che non si trova nel paese natale degli artisti medesimi.

I.

È con l'imperatrice Elisabetta Petrowna che incomincia per Pietroburgo il periodo nuovo. Elisabetta amava il lusso e la bellezza, e arricchì Pietroburgo di edifici nuovi. Tutti i cortigiani imitarono (copiarono) il gusto dell’imperatrice.
In luogo delle piccole case del tempo di Pietro il Grande (1725), i palazzi furono costruiti con vasti giardini.
Tutti gli stili che erano solamente accennati durante il regime di Pietro I furono ora accentuati e fissati grazie al genio del C.te Rastrelli figlio. Egli costruì durante il regno di Anna (figlia dl Giovanni) per il duca di Byron suo primo ministro. Ma come principio dell’epoca del barocco del Rastrelli, bisogna tener presente la costruzione del 3° palazzo d’estate per la Reggenza di Anna, figlia di Leopoldo.
Dopo l’incoronazione dell’imperatrice Elisabetta s’incominciò a costruire, sia nella capitale, che nella provincia. Pietroburgo s’ingrandì rapidamente sopratutto sulla riva sinistra della Newa e ben presto si arrivò al limite della città, come essa è ai nostri giorni. Ma le vaste proprietà private sebbene tracciate, non, erano ancora riempite da case. La maggior parte di queste erano costruite in legno e molte cominciate, ma non ancora finite. Si gettarono le fondamenta di molti edifici nelle provincie di Mosca e Kieff, ma non vi erano troppi architetti. Tuttavia le costruzioni ultimate salirono subito a dignità d’arte.

II.

Bartolomeo (1700-1770) era figlio dello scultore conte Carlo Bartolomeo Rastrelli. Questi nacque a Venezia, ottenne il titolo di conte a Parigi, arrivò nel 1717 a Pietroburgo e fece per Pietro il grande molte sculture. In seguito il giovane venne a Pietroburgo col padre e vi cominciò il primo lavoro.
Ma, poco dopo, suo padre lo mandò all’estero, da dove il Rastrelli rientrò durante il regno di Anna Giovanna.
Egli lavorò a Mosca e a Mitau per il duca di Byron. Soltanto con Elisabetta arrivò all’apice della sua posizione guadagnando il titolo di architetto di corte.

Dove à dunque lavorato all’estero Rastrelli? A Vienna alcuni palazzi si considerano come le sue prime opere. Infatti ancora oggi sono all’ “Albertina” i disegni originali del Rastrelli.
Oppure costruì a Parigi? È molto probabile giacchè egli si formò sullo stile della fine della Reggenza e del principio del Rococò. A Parigi in quest’epoca hanno lavorato Oppenor († 1742), Watteau(† 1721) e Meissonier (1750) ma nel medesimo periodo le linee divennero più sobrie e più severe.
L’influenza di Robert de Kohe, autore della cappella di Versailles e del palazzo dell’Arcivescovo di Strasburgo si rivela nelle grotte di Tsarskoie Selo, l’influenza di Meissonier si può rimarcare negli ornamenti di legno della cattedrale di S. Andrea a Kieff, ma ancora più si vede l’influenza dell’architettura del Castello di Würzburg (architetto Neumann) e del palazzo Brühe presso Colonia. E Neumann era allievo dell’architetto De Kohe quando Rastrelli era all’estero. Un esempio di questo speciale barocco in Italia si può rilevare nella basilica di Superga (1717-1731) a Torino (Arch. Iuvara). Ma gli esempi più tipici si scorgono in alcuni palazzi viennesi adorni di statue, vasi e cariatidi. L’Architetto Asam Ami, autore della chiesa (Asam-Kirche) di S. Giovanni a Monaco, fu forse il maestro più grande del Rastrelli. Questo si può rilevare sopratutto dai padiglioni “Amalienburg” e “Badenburg” al Niphenburg di Monaco.
Infine Popelman (a Dresda) col S. Zwinger, una delle più eccellenti fantasie del barocco, fu un buon esempio per il nostro Architetto.
Ma benchè vi siano dei dettagli comuni fra gli autori e le opere non vi sono mai copie. Lo stesso “Pagodenburg” a Monaco, prototipo dell’Hermitage a Tsarskoie Selo si tramutò nella fantasia del Rastrelli in forme piene di grazia e di armonia.

Durante il suo lavoro a Mosca Rastrelli ebbe il tempo di studiare le chiese della capitale della Russia dal XVI e XVII s. e le terrazze aperte delle chiese gli hanno dato un’idea per le analoghe parti dei palazzi. Le cupole di stile barocco di Mosca nel XVII s. e principio XVIII gli hanno dato l’idea delle cupole delle chiese di Smolny e di S. André.

Dapprincipio cominciò a Pietroburgo il palazzo d’inverno, poi il palazzo Annenhof di Byron e Mitau e Villa Ruhental. I progetti per questi due ultimi e per il primo palazzo d’estate sono a Vienna. Portò egli forse i progetti all’imperatore d’Austria nel periodo del suo quinto viaggio all’estero?
Quanto a Mosca, si pensa ch’egli abbia costruito il campanile del Convento della S. Trinità presso Mosca, ma non è bene accettato.
Dopo Mosca, il primo edificio a Pietroburgo fu il palazzo d’estate: 1741 - 1744. Disgraziatamente di questo palazzo non esiste nulla. Questa prima costruzione dette a Rastrelli una buona fama, tanto che il suo predecessore Architetto di Corte Trezzini partì per l’estero.
Sebbene il Rastrelli avesse lavorato anche per Byron ch’era già stato allontanato dalla Corte, questo fatto non ebbe alcuna influenza sulla sua carriera. Egli divenne l’architetto capo. Ebbe molti allievi: Cewakinski, Kwassoff, Swiaseff.

L’Imperatrice era piena d’impazienza e lo sollecitava sempre. A causa di ciò si adoperò sempre il legno invece della pietra: tuttavia Rastrelli fece molte case in mattoni e sculture. Egli amava le pareti lisce, semplici e i gruppi di colonne e di pilastri. Al contrario non amava le cupole con piccole torri come coronamento delle case. Egli disegnò in luogo di queste i piani molto in rilievo.

La maggior parte delle costruzioni è stata fatta dal 1745 al 1766. Cronologicamente è bene difficile registrarlo, ma come tipi è possibile raggrupparle.
Palazzo Anitchkoff (1741 - 1742) fu incominciato da Semtzoff, architetto russo. Ed è perciò che il piano era già del precedente maestro. Rastrelli ha finito questo palazzo situato presso la Fontanka, un canale della quale era vicino al palazzo dove ancora nel 1760-1780 la comunicazione con Pietroburgo si attuava con gondole come a Venezia.
Non lontano dal palazzo Anitchkoff si trovava il palazzo del Conte Scheremeleff. Esiste fino ad oggi e dà un’idea completa della residenza di un signore, perchè è caratteristica per il suo piano con corte d’onore.
Palazzo Woronzoff (1756-1758). Dopo la scuola del corpo dei paggi - molto più grande del palazzo Anitchkoff la facciata esterna è molto più ricca. Davanti alla corte vi è una cancellata tra le più interessanti a Pietroburgo.
L’Hôtel Souwa Iacovleff era quasi vicino alla riva di Fontanka ed aveva il tipo del palazzo Woronzoff. Il più sontuoso e grandioso palazzo, fu quello del Conte Stroganoff (1751-1754). - Il centro della facciata ha gruppi di colonne che formano il portico. Le colonne sono molto lunghe, molto lontane dall’ordine di Vignola. La composizione si può paragonare con le migliori di Vienna ideate da Fischer Von Erlach.
Palazzo Srednerogatka (1751) era una villa nei dintorni di Pietroburgo.
Infine a Peterhoff (1746-1851) Rastrelli à ricostruito il palazzo di Leblon, con le fontane, maestosi giardini, aiuole e gradinate.
Il palazzo Tsarskoie-selo, ricostruito nel 1744 e nel 1752-1756, fu ingrandito da Rastrelli con maggiore grandiosità, che Schönbrunn o Caserta.
A Selo ancora esiste l’Hermitage (1746-1752) e “Man Bljon,, (748-753).
Tuttavia a Pietroburgo le migliori costruzioni del Rastrelli furono: il palazzo d’Inverno e Smolny.
Era il quarto palazzo per l’Impero russo, e la prima costruzione veramente monumentale. Vi si lavorò molto tempo per ultimarlo.
Può paragonarsi ad una galleria perchè le finestre sono molto grandi e sono separate l’una dall’altra solamente da colonne. Due piani di colonne ioniche e corinthie ne adornano le facciate. Sull’attico, vi sono molte statue, ora interamente rinnovate.
Si può fare un confronto di questo palazzo col Belvedere di Vienna e sopratutto con lo “Zwinger,, di Dresda. Disgraziatamente i muri esterni furono dipinti male. Il color mattone non rispondeva ai motivi architettonici mentre le colonne se fossero state bianche su fondo verde o bleu potevano dare maggior rilievo alle forme.
I muri interni furono restaurati completamente dopo l’incendio del 1840. Non vi è che una scalinata che è conservata bene e che è un capolavoro di Rastrelli e dell’Architettura barocca di tutta l’Europa. Questa gradinata che si chiama d’Iordan, è molto più bella di quella del palazzo di Péterhoff e serviva per i ricevimenti e le parate.
L’Imperatrice Elisabetta fece costruire il convento di Smolny (1744-1757) dove ella pensava di ritirarsi a passare i suoi ultimi giorni. Ma morì prima che si finissero i lavori. Dopo la morte i lavori furono interrotti. Presso l’Accademia di Belle Arti è conservato un modello che ci dà un’idea di questo palazzo-chiesa. L’altezza (con la cupola) è di 99 metri. Cinque cupole, quattro pilastri nel piano, danno un’idea dell’architettura bisantina e si rannodano alle antiche tradizioni russe.
Intorno alla Cattedrale di Smolny le celle dei monaci e i corridoi sono molto interessanti.
Agli angoli dei muri sono le piccole torri. Davanti alla Cattedrale la cancellata - una delle più graziose in Russia (non è però la cancellata originaria, giacchè quella che aveva progettata era assai più bella).
Chiese del Rastrelli sono anche nei palazzi di Zarskoie Selo, di Péterhoff (pure con cinque cupole) e a Kieff (1744-1753). La Chiesa di S. Andrea a Kieff, è molto ben ideata. Sta sulle rive del Dnieper, e uno dei più graziosi edifici del Rastrelli. Vicino a Pietroburgo esiste ancora la chiesa del convento di S. Sergio (nei dintorni di Strelna).
Il Rastrelli à utilizzato tutti gli stili e tutte le maniere degli architetti di Mosca del XVI - XVII e nel medesimo tempo à adoperato gli ornamenti dello stile barocco europeo.
La fretta dei lavori gl’impedì di eseguire le costruzioni con le più grandi cure, ma nelle migliori case le decorazioni sono molto ben fatte. Siano d’esempio i capitelli del palazzo d’Inverno, le finestre del convento di Smolny, i bassorilievi dell’Hermitage a Zarskoie Selo, la cancellata in ferro a Zarskoie Selo.
L’ “Jconostasi,, della Cattedrale di S. Andrea a Kieff, è un’opera quasi degna di un Oppenor, di un Frigimelica, o d’un Meissonier. Essa è più vicina al barocco del mezzogiorno che al barocco francese o italiano.
Bisogna notare sopratutto ch’egli non fu solamente l’ideatore della grande architettura, ma anche il decoratore e il disegnatore di mobili. Le porte, gli oggetti in legno, mostrano l’artista di talento molto vario.
Tutti questi palazzi, chiese, ville “Monplaisir,, e “Monbijoux,, ponti e archi ci mostrano l’architetto di valore mondiale, e testimoniano l’espansione dell’arte italiana, aprono una pagina nuova e, per gl’italiani, di grande onore. Rastrelli era un artista personale malgrado la tirannia stilistica dell’epoca. Ciò che si vede sopratutto nei suoi interni. Ma le vaste proporzioni dei palazzi della Russia in quest’epoca di ricchezza enorme dell’Imperatrice e dei magnati, gli hanno dato la possibilità di sviluppare tutto il suo talento, forse più che altrove, forse anche più che nel suo paese natale. Ed è perciò che si può ben comprendere e scusare s’egli non ha lavorato nella città d’origine: Venezia, ma ha preferito soggiornare a Pietroburgo affermando anche laggiù il genio italiano.
Arch. Prof. GIORGIO LUKOMSKI
Conservatore del Museo di Kiew
Conservatore anziano dei palazzi imperiali Tsarskoie-Selo.


NOTE

Ecco alcune notizie coi fatti precisi della sua biografia:
Rastrelli nacque nel 1700, morì nel 1771. Fu figlio del Conte Bartolomeo Rastrelli chiamato in Russia nel 1725. Dopo ch’ebbe fatto la sua prima opera; l’interno della casa Schafiroff a Pietroburgo (nel 1725) partì per l’Estero, deve restò 5 anni (Parigi e Italia).
Dal 1730 al 1762 lavorò in Russia come architetto capo. Il 30 agosto diede le dimissioni e ricevette un’indennità di 1000 rubli per anno.
Il 9 gennaio 1721 ebbe il titolo di membro d’onore dell’Accademia (?)
A Vienna - all’Albertina - io ho trovato nel maggio 1924 un cartone con 50 - 60 fogli tra i quali ebbi la fortuna di rinvenire qualche foglio firmato da Rastrelli come egli ne ha firmato anche in Russia degli altri tra i quali alcuni per il Duca di Ayront per l’imperatrice Anna e per l’imperatrice Elisabetta. Fra i principali:

A) Pianta del palazzo Orlwschi (a Gatchina) firmato Ober Ark. Buxhoerden. In vero il palazzo fu costruito da un altro architetto italiano, Rinaldi, molto importante, ma poco conosciuto in Russia nella cerchia degli architetti. Più tardi anche Rastrelli rifece un progetto per il palazzo a Gatchina (app. princ. Orloff.)

B) Tre tavole - progetti per il castello di Péterhoff facciate 2 - piano I. I disegni non sono firmati che con un R, ma è più che sicuro che ci si vede la maniera di eseguire del Rastrelli figlio. Il palazzo-castello di Péterhoff fu incominciato prima (sotto Pietro il Grande) dall’architetto francese Leblon, ma i piani furono poi completamente ricostruiti e conservano oggi l’ultima forma.

C) Palazzo Ducale a Mittau - La facciata è un foglio firmato da Byron stesso “approbiert E. I. G. Byron,, (approvato).

D) Palazzo d’Estate a Pietroburgo - 2. fogli — facciata e piano - il disegno è molto bello mostra il palazzo colorato in giallo e bianco, con le inferriate del sotterraneo e le altane in verde.

E) Convento di Smolny - progetto ineseguito - ma corrisponde col modello quasi fantastico. Molte statue, vasi, paneggiamenti, è una fantasia quasi bibienesca. E' sopratutto in questi fogli che si vede come il Rastrelli, grande architetto e costruttore, non fosse buon disegnatore; i dettagli ch’erano così bene eseguiti al vero (in stucchi, pietra e legno) sul disegno nel progetto, erano mal fatti ma di un gusto e di una grazia assai raffinati.

F) Progetto del piano nobile del palazzo di Strelemonise (Strelna) ; non è mai stato attribuito in Russia al Rastrelli fin da quando un nuovo interesse spinse i critici d'architettura ad occuparsi dell’arte in Russia nei secoli XVIII e XIX. Si è sempre pensato, dato che non era il progetto del palazzo, a Leblon, Rinaidi e Cervukinski, ma ora grazie al rinvenimento del progetto autentico di Rastrelli si può attribuirgli sicuramente anche Strelna. Il progetto è firmato De R. f. 1736. E veramente il passaggio sotto il palazzo per andare ai giardini e alle fontane non è eguale a quello del palazzo d’inverno a Pietroburgo?

G) Palazzo a Mittau (ancora un foglio variante di N. A.) firmato dal Rastrelli: De R. f. 1736.
Il Progetto del palazzo (facciata e interno) della corte di Ruhenthalle: firmato “dieses wird adprobiert,, (questo è stato approvato) E. F. Byron e poi “De R. f. 1736,, e piano con iscrizione seguente:

“Plan général de toutes les situations do palais d’etè bâti au grand Ruhenthalle pour S. A. Mg. le Duc de Courlande à 5 lienes de la ville de Mittan l’an 1734,,.

Questi fogli furono probabilmente dati in regalo dall’Imperatrice Elisabetta a Maria Teresa. - Rastrelli lavorava infaticabilmente. Egli ha costruito palazzi, chiese, ville, ma d’altra parte si attribuiscono al suo talento anche palazzi che non sono stati fatti da lui. Il suo nome era popolare come quello di Palladio nelle provincie di Venezia, Padova e Vicenza, dove tutto ciò che si vede con colonne e portali classici viene attribuito ad Andrea Palladio. Si può dite che eccettuato un altro architetto italiano: Quarenghi che lavorò molto, e fruttuosamente in Russia (dopo Rastrelli, sopratutto nel 1780 - 1810) nessuno altro architetto fu così noto nel XVIII s. come lui.
Ecco la lista completa delle sue opere, aggiungendo anche il palazzo a Strelna (che non è stato attribuito a lui) e il cui progetto si trova a Vienna, la chiesa di Koursk (S. Sergio) fatta seguendo il suo progetto ma non esattamente da Kwasoff, e la Cattedrale a Koseletz forse fatta sotto la sua forte influenza d’artista ma attribuita anche a Kwasoff (fino ad ora non si sono trovati documenti precisi negli archivi).
A Pietroburgo - (1) Palazzo d’Inverno (1732 - 1737) Incominciato sotto l’imperatrice Anna - fu demolito nel 1754 e ne fu costruito un’altro da Rastrelli. - (2) - Palazzo d’Estate (in legno) 1741-1744, con un acquedotto e giardino sul fiume Fontanka, distrutto anche questo nel 1799 per dare il posto al castello di St. Michel di Paolo I, costruito dall’architetto italiano Brenna. - (3) - Palazzo d’inverno (secondo) incominciato nel 1754, esiste ancora, fu ultima residenza dell’imperatore Nicola II, Alessandro II, Nicola I, ora è dipendenza de l’Eremitaggio (1920 -1921) colla chiesa, le cui cupole si vedono dal di fuori (1762 - 8). (4) -Palazzo d’Inverno (un terzo) sul prospettivo Newsky 1755, distrutto 1765. - (5) - Convento Smolny (1744, prospetto, 1748, fondazione ; 1757 finito nelle linee generali, ma la costruzione fu interrotta, l’interno fu fatto dopo senza la gradinata ch’era già stata finita dall’architetto Stasoff nel 1830. - (6) - Palazzo Conte Rasoumowski chiamato dopo “Anitchkoff,, cominciato nel 1743, ma da Trezzini; Rastrelli fu invitato nel l75l: il palazzo era in opera posteriore ricostruito da Quarenghi e altri, e ancora nel 1850 - 60 da Shtakenshneider, nel 1875 da Rachan e allora non restò niente della forma del tempo di Rastrelli. - (7) - Palazzo del Conte Ciryll Rasoumowski (sulla Mojka) dopo l’istituto di Nicola I. - Questo palazzo fu, molto probabilmente finito da Rinaldi. - (8) - Palazzo del Conte cancelliere M. Woronzoff (corpo dei Paggi di 100 anni prima) costruito nel 1756-1758. - (9) - Palazzo del Conte Stroganoff sul prospetto Newsky (1751 -1754). Interno di Rinaldi e altri. - (10) - Casa (piuttosto villa) sulla Fontanka, di un mercante, Sawwa Jacowleff, demolita completamente nel 1900, uno dei vandalismi dell’epoca 1860 -1900, non segnalati solamente in Russia. - (1l) la Villa del Barone Wolf. - (12) - Il Teatro dell’Opera per le feste; (in legno) 1750. - (13) - Iconostasi della cattedrale del Salvatore, non esiste più, incendiata. - (14) - Progetti per le Halles “Gostinny Dwor,, forse eseguiti ma poi ricostruiti da Rinaldi. - (15) - Il Palazzo per il Viaggio a Sredniaja Rogatka (esiste in stato deplorevole) 1751, la facciata sulla strada di Mosca è fatta sicuramente dal Rastrelli, le altre da Wolkoff - (16) - La Cattedrale del Convento S. Sergio, vicino a Pietroburgo (1756-1758). - (17) - Gli edifici del Convento S. Alessandro (non esistano più, ma esiste il progetto).
II) A Péterhoff - Gran Palazzo (progetto 1746-47). La Chiesa del Palazzo 1751, finita nel 1755-2; il Monplaisir (in legno).
III) A Zarskoie-Selo (1) Gran Palazzo 1743, primo progetto d’altri Architetti per la ricostruzione del Castello di Caccia di Uronstein (1709) - Trezzini lo incominciò a rifare nel 1744, il Rastrelli lo completò nel 1756, più la Chiesa; i lavori del Rastrelli sono nel periodo 1752- 1756. - (2) - L’Hermitage (1746 -1752) uno dei più graziosi edifici di questo genere nel mondo. - (3) - La “Grotte,, (1749, progetto; 1755 - 62 la costruzione). - (4) Monplaisir e si chiama anche “Monbijou,, 1748-1753, demolito alla fine nel XVIII. - (5) - Le Montagne Russe (Katalnaja Gorka) 1749-1755 (demolite nel 1792). - (6) Padiglioni sulle isole; ricostruiti dal Quarenghi.
IV) A Strelna - Il Gran Palazzo (1736 - 46) del quale abbiamo già parlato, e che non fu attribuito al Rastrelli, ma alcuni piani trovati all’Albertina, lo affermano abbastanza chiaramente.
V) A Mosca - Il piccolo palazzo del Kremlino, vicino al “Zeuchhans,, che si chiama “Annenhof,, 1730 (distrutto). (2) - Il Gran palazzo “Annenhof,, - tutte due opere del Rastrelli - 1731, incendiato nel 1746, ricostruito nel 1746 - (3) - Palazzo “Perowo,, per il Conte Rasoumovsky (1747), sul tipo di questo fu costruito da Micurini il palazzo a Kiew (1752), questo esiste ancora ma fu ricostruito nel 1858 - 62; - (4) - Progetto per il palazzo sulla “Pokrowka,, (1752). - (5) - Progetto per la festa dell’incoronazione (1742). - (6) - Progetto per il Castello al Kremlino (1753). - (7) - Progetti per la Chiesa al Convento “Nuova Jerusalem,, vicino a Mosca (1747).
XI) A Kiew - La Cattedrale di S. Andrea (1744 - 1753), alla festa dell’inaugurazione partecipava l’Imperatrice 1767. - (2) - Palazzo di Kiew, costruito dal progetto copiato dal palazzo “Perowo,, del Micurini.
XII) In Curlandia (ora governo di Lettonia - Mittau. (1) - Castello del Duca Biron “Herzog Johann,, Ernest Byron; fine dal 1739 - 40. - Prefettura - la grande sala è ancora conservata. - (2) - Castello del Duca Biron a Ruhental (1739 - 40 finito) a 40 “verste,, o 38 Km. da Mittau; dopo in possesso del Conte Schon Valoff; l’interno è del 1760, vale a dire dell’epoca in cui il Rastrelli già aveva dato le dimissioni e si era allontanato da Byron; vi sono 2 sale molto ben conservate.
VIII) Fra gli edifici più o meno riconosciuti come appartenenti al Rastrelli ma non ancora accertati: La Chiesa a “Koursk,, (S. Sergio) a “Achtyrka,, e a “Kogséletz,,. (La Cattedrale). - Anche il piccolo palazzo a Elisavetino vicino a Pietroburgo; il palazzo a Goshlizy (questo doveva appartenere al Conte Rasoumowskj; Gorenki (allo stesso proprietario), tutti due nei dintorni delle capitali Pietroburgo e Mosca. Esistono ancora ma in stato deplorevole, i piccoli campanili del Convento S. Sergio vicino a Mosca (è più verosimile l’opinione che questo l’abbia costruito li principe Ouchsomski). Palazzo del principe Troubetzkoi (a Mosca) e qualche altro, non ancora stabilito.
XI) Gli interni sono molto belli e conservati anche oggi con dorature non ritoccate fin dal 1750 - 1760. Bisogna osservare che tutte queste enormi ricchezze di lavori in legno, che riempiono le sale a Péterhoff (sopratutto la scalinata dei Marescialli) e 10 o 20 sale piene di lavori in legno a Zarskoie-Selo, sono fatte secondo i disegni dei Rastrelli; esse sono degne della sua grande fantasia; ma gli esecutori, i maestri che hanno fatto i lavori sono bravi artisti. È sopratutto il nome di Dunker che noi troviamo unito a quello del Rastrelli, nei documenti degli archivi. I lavori in legno erano del Rastrelli preferiti agli stucchi, e furono fatti a Kazan (sul fiume Volga) di legno di tiglio bene preparato e conservato prima nell’olio.


torna all'indice generale
torna all'indice della rivista
torna all'articolo