Olanda: caratteristico paese dei canali, dei molini a vento, dell'antica architettura dai grandi tetti ripidi, dai timpani acuti, a spioventi curvi, dentellati, spesso arricciati con piacevole grazia barocca. Qua, riflesse dall?acque tranquille dei canali e dei fiumi, accanto alle antiche, ora si profilano nel cielo nuove linee di moderne costruzioni. Venendo qua a caso non pochi architetti
italiani rimarrebbero meravigliati di trovare, a fianco delle vecchie caratteristiche casette, numerose nuove case di un'architettura spesso tanto moderna, che a prima vista si direbbe confinare con l'assurdo, ed in numero tale da fare dell'Olanda uno dei paesi più avanti nella ricerca della nuova architettura.
Noi italiani siamo così lontani, ma più intellettualmente che materialmente, da questo paese che pure, fra le altre cose, è fra i più progrediti in ogni ramo del progresso. Se dell'architettura olandese qualche cenno ne sentiamo in Italia, è sempre attraverso pallidi riflessi di riviste o pubblicazioni tedesche.
Noi pensiamo ad altre nazioni, ma non sappiamo che qui, forse più che altrove, una forte schiera di artisti e di tecnici, sta avidamente direi, certo tenacemente da molti anni, cercando in una bella gara, il nuovo, il bello di un'architettura che sia tutta nuova espressione della vita moderna, ormai così fantastica con le trasformazioni dovute alla scienza. Se si vedono questi nuovi quartieri di case moderne si pensa a castelli fantastici prodotti da fantasie sognatrici, ma esaminando bene i nuovi prodotti di questa architettura, si trova che sono nati invece da menti dove spesso l'arte ed il buon senso si sono fusi vittoriosamente. Perché queste costruzioni sono sorte da una ferma volontà di lasciare ogni convenzionalismo e tradizionalismo, per creare una moderna arte pura che scaturisca sincera dalle forme e dalle ossature richieste da una casa di abitazione moderna che, sebbene economica, pure sia piacevole, comoda e confortevolmente intima.
Non sono queste note per fare paragoni con altre architetture, o meglio, varie tendenze moderne: sappiamo bene come in altri paesi artisti coraggiosi ed assistiti dal loro genio non comune, hanno abbandonato il passato, creando opere architettoniche rimarchevoli.
Ma tenterò di dare un'idea di ciò che si fa in questo paese nordico da oltre vent'anni, allo scopo, più che altro, di far conoscere e dare, agli artisti italiani, nuovi elementi onde siano sempre più tenaci ed entusiasti nello sforzo di cercare una nuova architettura italiana, facendola sorgere non più da reminiscenze, non più da ricordi della gloria passata, ma su nuove basi, moderne, sincere, schiette, vitali. Il glorioso retaggio del passato deve essere fuoco che ci infiammi per il presente, non un giogo che ci opprima, od un velo che ci acciechi come, purtroppo, è avvenuto quasi fino ad oggi. Si dovrebbe dividere questa scuola olandese in tre o quattro raggruppamenti, a seconda delle tendenze, o caratteri predominanti: nomi che sono anche comuni a scuole di altri paesi; tendenze che si possono chiamare: cubista, espressionista, romantica e razionalista.
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Non si deve credere, per questa classificazione, che ci sia identità fra la scuola olandese e quelle di altri paesi: più che dalle parole, possiamo dai prodotti, ben distinguere la grande differenza fra l'una e le altre. Se in varie nazioni predominano delle correnti artistiche che si abbandonano nell'architettura troppo alla fantasia creando spesso a tutti i costi del fantastico, così non è qui, dove in genere le concezioni architettoniche sono frutto di una sana arte equilibrata. Ed i prodotti di questa corrente, che lotta da venti anni, sono numerosissimi, tanto che in molte città vi sono, non isolati esempi, ma interi quartieri di moderni edifici che formano delle unità organiche, con vie, piazze, ponti, il tutto intonato allo stesso criterio moderno. Non sono concezioni di menti d'artisti moderni che, spasmodicamente, spesso sembra cerchino un nuovo, per fare del nuovo, ma sono edifici sorti ed abitati, dove al sentimento dell'artista si è unita la praticità, l'utilità, e sempre necessaria, l'economia.
I fondamenti di questa architettura olandese si possono riassumere: Semplicità ed abbandono del passato, effetto artistico ritratto dal movimento delle masse e della linea terminale dell'edificio, decorazione ottenuta dalla stessa muratura e materiali costruttivi in vista e così dagli elementi costruttivi: quindi dal colore del materiale e sua disposizione: forma e a disposizione delle aperture nelle pareti, colore e forma degli infissi.
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La prima affermazione della nuova architettura è stata, nel 1900, l'erezione della Nuova Borsa ad Amsterdam opera di H. P. Berlage. Benché questo edifizio nell'insieme risenta dell'influenza dei passati stili, pure è il punto di partenza della nuova architettura olandese perché è quello che realmente ha dato il primo grande colpo al convenzionalismo. La sua organica e razionale composizione architettonica s'impone subito a chi l'osserva: niente finzioni, non ricche decorazioni ad abbellimento, è rude, schietto, sincero. Se le lunghe file di finestre laterali tolgono, in parte, quell'austerità che deve avere un simile edifizio pubblico, difetto imposto dall'esigenze dello spazio e dell'economia, la grande torre e la linea severa, unita al colore della muratura, compensano bene tale difetto. Mattoni in vista, di un colore rosso-bruno, imposte e chiavi degli archi di pietra grigio chiaro, e cosi i coronamenti del tetto e timpani, qualche rinforzo di pietra agli angoli, alla sommità della torre, un fregio sopra i tre archi del prospetto ed una statua intagliata rudemente nella pietra all'angolo?. ecco tutta la decorazione.
Ottenere la decorazione solo razionalmente dagli stessi elementi costruttivi: ecco una delle basi della moderna architettura.
L'edifizio deve essere un'unità: ed abbiamo esempi di artisti che tagliano la loro concezione come da un colossale blocco di pietra o muratura: l'edilizio sta là colossale, imponente per la sua massa, non ci sono quasi decorazioni o dettagli: se vi sono, scompaiono di fronte alla forza attrattiva che la massa esercita sulla nostra attenzione. Questo tipo è spesso ben riuscito per edifizi industriali, specie metallurgici, perché si sente che, dietro quelle mura colossali, si maneggiano grandi blocchi di acciaio; che li, sono imprigionate a servizio dell'uomo due grandi forze della natura, il fuoco e il ferro, che l'uomo rinchiude per addomesticare a sua volontà.
L'edifizio, più spesso, cerca il suo effetto artistico e decorativo dalla razionale disposizione delle masse unito al movimento della sua linea terminale. Razionale perché le pareti esterne si curvano e si piegano, si formano adattandosi alle esigenze dell'ambiente interno, e tanto più ci si avvicina alla perfezione, diciamo, di unire il miglior risultato dell'estetica architettonica esterna alla utilità e bellezza dell'interno, quanto più felice è l'ispirazione e il genio dell'artista.
Secondo le tendenze personali, i vari artisti ritraggono dalle masse un insieme cubista, tagliando a vivi spigoli i vari corpi dell'edifizio, e dando alla propria concezione un tono che riconduce la nostra immaginazione alle origini della leggendaria architettura monumentale che sorse sulle rive del Nilo, dell'Eufrate o del Tigri.
Altri invece addolciscono le linee della loro composizione arrotondando angoli, plasmando le masse con una certa poesia romantica, che ottiene un tono più poetico od espressionista: usano più spesso piccoli avancorpi arrotondati, balconi, creando anche delle forme quasi strane a prima vista, ma che hanno, esaminate bene, il loro fondamento logico, dal lato pratico ed artistico.
Non mancano esempi con corpi dalle pareti sviluppantesi secondo una linea curva e questo con un ottimo risultato, sia riguardo l'interno che l'esterno dell'edifizio, quando si tratta di edifizi destinati ad uso pubblico dove le pareti curve spesso racchiudono grandi locali di riunione.
Queste tipi di moderne costruzioni potrebbero anche classificarsi secondo la tendenza a tagliare le masse orizzontalmente con una copertura a terrazzo, e ciò e naturalmente sempre nella espressione cubista, o di finire l'edifizio con una copertura a tetto, anzi col grande acuto tetto olandese. Questo secondo tipo però ha sempre meno cultori, non solo perchè rappresenta un le game al passato più vicino, essendo una stia forte caratteristica, ma anche perché la sua abolizione è in generale una grande economia. C'è qualche raro esempio, di transizione, direi, residuo dell'amore al grande tetto, e cioè una specie di rivestimento delle ultime zone delle pareti di coronamento, con tegole o altri materiali di copertura, in modo che si viene a creare un cappello all'edifizio che dà quasi l'idea del tetto, non essendo però tale perché sono pareti verticali, o con una leggera inclinazione, come una prima zona di mansarda.
Iltetto esiste ancora spesso presso i romantici: in molte ville o case di campagna della scuola
espressionista, dove spesso ha linee curve, ed anzi si estende tanto che spesso pensiamo la casa coperta, o meglio nascosta quasi da un cappello o fungo gigantesco. A questa impressione ci porta anche il fatto che il materiale di copertura di questi tetti è spesso composto di un folto strato di erbe acquatiche disseccate e così ben disposte da formare come un gigantesco feltro: ciò dà anche una curva così dolce e soffice al tetto, che esso costituisce in genere un grazioso effetto ornamentale per la villa.
L'architettura olandese del passato, in aspetto vivamente pittoresco per le sue Casette spesso dipinte a vivi colori: dinanzi a queste piccole abitazioni si sente il grande amore che l'individuo ha per la sua casa. E qualche cosa di quasi sconosciuto da noi, intimità, questa cura che hanno in genere nei paesi nordici per il proprio ambiente famigliare.
Le grandi case, vere gabbie umane, con scale che servono innumerevoli famiglie sono sconosciute: il portiere non esiste! Tutti aspirano ad avere la propria casetta, ed in genere, anche se le case sono a più appartamenti, ognuno ha la sua scala ed il suo portoncino indipendente. Le moderne costruzioni sono generalmente del tipo della grande casa di abitazione collettiva, il fattore economico s'impone come in tutti i paesi: e la moderna architettura crea anche qui le grandi masse, le grandi unità.
Ma la si cerca di conservare il più possibile il carattere individuale dell'abitazione; così che gli edifici che non superano in generale i tre piani complessivamente, si suddividono in appartamenti serviti ciascuno dalla propria scala e dal proprio ingresso. e al massimo, una stessa scala per due famiglie. E così nei moderni quartieri, per questo conciliare delle teorie economiche con le tradizionali indipendenze ed aspirazioni, vediamo numerosi portoncini d'ingresso sulle vie, disposti a gruppi di due, tre o quattro, o poeticamente nascosti in rientranze, in angoli, ottenendo spesso un gradevole sapore intimo, favorendo l'illusione di avere solo per se una dimora indipendente. Si sente, pure dinanzi all'unità massiccia dell'edificio, che ogni famiglia ha individualmente una casa, e non alcune camere raggruppate in qualche angolo della gabbia umana.
Il grande edifizio, in fondo, non è che un gruppo di casette a schiera che sono fuse in una unità dalla costruzione e concezione architettonica, ma senza finzioni ed artifizi. Qualche volta le caselle, al contrario, hanno architettonicamente un tono più spiccato di individualità ed allora il motivo si ripete, ma il complesso ha tuttavia un aspetto razionalmente organico: non di case appiccicate l'una all'altra, ma di un'unità sanamente concepita.
Come ho accennato, le mura di questi edifizi sono molto semplicemente decorate, nude quasi. Ma l'effetto decorativo è affidato, e sempre con buon risultato, al colore ed alla disposizione del materiale costruttivo che, senza intonaci in generale, fa sempre schiettamente mostra di sé.
La muratura in mattoni è in genere di colore rosso-bruno, o di un tono giallo, o bruno-nerastro, e i prospetti sono a zone di diverso colore: la zona del basamento diversa dalle superiori, e di tono più scuro. Il materiale mostra con la sua diversa disposizione il vario ufficio dell'elemento costruttivo, archi, piattabande, coronamenti; qualche volta anche delinea corpi, balconi, parti varie della costruzione. Così con gli stessi mattoni si ricavano piccoli fregi per mezzo di dentellamenti, riseghe, e simili, ma sempre in una maniera molto sobria. Non è raro il caso di pietra in vi sta che interviene in funzione di architravi, divisione di zone, ecc. Elemento decorativo importante sono le aperture nelle pareti, loro disposizione e forma. Sono sempre prive di mostre od altra decorazione posticcia: la decorazione di una porta d'ingresso consiste spesso solo nell'arco in mattoni che forma il contorno dell'apertura: la decorazione di una finestra è lo stesso infisso a cassettone, che dipinto a colori vivi e contornato dallo spigolo vivo della muratura ne forma tutto l'insieme decorativo.
Non si può nascondere quanto questi edifizi olandesi diano alla nostra anima un'impressione favorevole per la loro semplicità, dalla quale ritraggono una forza e un carattere architettonico, assolutamente proprio. E la concezione semplice, scevra da ogni velleità di voler apparire per i propri inutili ornamenti (tanto più deplorabili quanto in generale non originali) è sempre prodotta da una mente di vero artista.
GAETANO MINNUCCI.
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