FASCICOLO III - NOVEMBRE 1924
GIORGIO LUKOMSKI: Le chiese bizantine e ukraine a Kiew, con 13 illustrazioni
Le più antiche costruzioni di Chiese cristiane in Russia rimontano alla fine del X o al principio dell’XI secolo. Kieff, Cernigoff, come i centri meridionali del paese (cioè i più vicini al Mar Nero, principale via di comunicazione con l’estero) quali Kaneff, Ostera, Ovrutch e poi Perciaslaff, Vladimir-Volynski, NovogradVolynski, e i luoghi di minore importanza, s’adornarono di chiese fin dall’adozione del Cristianesimo. Molti di questi monumenti sono scomparsi (Kaneff) ma taluni si son conservati, sebbene pressochè in rovina (Stary-gorod, la vecchia città); altri infine sono stati ricostruiti o furono compiuti più tardi. Le più antiche chiese di Kieff sono quelle della Desiatinaia e del Salvatore di Berestoff, interamente ricostruite la prima nel 1840-1850 e la seconda nel XVII secolo, ma conservando i muri e parte delle pitture. Vi son poi: la chiesa di S. Michele del monastero Vydubitzy, quella di San Cirillo d’Alessandria e S. Basilio nominata ancora dei tre Santi Padri (Trehevia-titoskaia). Quest’ultima non ha però conservato che la pianta datale dai fondatori. La cattedrale del monastero di S. Michele della Cupola d’oro è pur famosa, ma più celebre è la cattedrale di Santa Sofia. Essa ha meglio di tutte conservato i suoi vecchi muri coi loro affreschi e mosaici. Le chiese di Sant’Irene e di S. Giorgio si trovavano assai vicine alla cattedrale, ma sono quasi del tutto scomparse e non resta che una colonna della chiesa di Sant’ Irene. Tutte queste costruzioni si riferiscono all’epoca dei grandi principi, e cioè Wladimir, Yaroslaff il Saggio e datano dal 1017, 1020, 1030, 1070. La cattedrale del Monastero (Laura) è stata costruita verso la fine dell’XI secolo (1073). Un po’ più tardi (nel 1106) fu costruita la chiesa della Trinità per lo stesso famoso monastero.
Le chiese di Cernigoff e di Novgorod-Weliky, situate al Nord del paese si riportano anch’esse al XI-XII; al XIII appartengono quelle di Wladimir.
Gli esempi più belli e ben conservati in Russia di quest’epoca, sono a Kieff. La cattedrale di Santa Sofia fondata nel 1017 e ultimata nel 1037 (com’è stabilito da annali ritrovati in questi ultimi tempi); la chiesa di S. Cirillo (Kirilovskaia) che è del 1073, la chiesa del S. Salvatore di Cernigoff (1031) di cui è intatto non solo il piano, ma anche le volte, e le chiese di Wladimir (1152-1270), soprattutto la cattedrale Dmitrovskaia, e le due chiese della riva Nerl. Infine si noti la sontuosa e severa cattedrale di Novgorod.
A Kieff si ha un primo periodo architettonico (assai poco studiato fino ad ora) nell' XI-XII secolo che subisce influenze orientali. Dopo il XII secolo la costruzione di chiese si riduce (causa le devastazioni e le invasioni) ed è solamente alla fine del XVI secolo che si vede un nuovo sviluppo, questa volta influenzato dall’occidente.
È il secondo periodo dell’architettura di Kieff. Il XVII secolo dà a Kieff una nuova manifestazione: è il barocco dell’Ukraina.
Dalla prima metà del XVII secolo si tende a conservare gli antichi edificii, ma più tardi, ai tempi del vescovo Pietro Mokila e dell’hetman Mazepa, molte chiese del primo periodo sono state ricostruite con nuove cupole con frontoni chiamati “schipzy”d’influenza polacca. Vi sono perciò tre tipi di chiese: l’antico con influenza orientale bizantino-caucasica, o meglio armeno-georgiana (queste chiese sono per la più parte in rovina sebbene, come può trarsi da fotografie del 1860 i ruderi di Oshog, Starogorodka presso Osterkaneff, Ovrutch, Wladimir-Wolynski erano ancora nella seconda metà dell’ 800, assai importanti).
Il secondo tipo in cui si ha la mescolanza dei tre stili (il barocco ricopre la struttura antica) è meglio conservato. Ad esso appartengono la maggioranza dei templi esistenti.
Il terzo tipo di chiesa è quello che appartiene interamente al XVI o al XVII secolo, o al principio del XVIII. Questo tipo è assai diffuso, ma la pianta non è troppo variata (basilica a tre cupole, chiesa crociata a cinque cupole. Cupole, ornati, ecc, sono sempre di stile barocco).

Solo nella prima metà del XIX secolo sono principiati gli studii di chiese. Allora anche se ne è principiato il restauro, ma assai poco scientifico. La cattedrale di Santa Sofia ha sofferto particolarmente negli affreschi. Prima di questo tempo non vi furono che descrizioni o studii parziali (si ricordino le memorie e i disegni del poeta ukraino Schertchenko). Le ricerche scientifiche sulla cattedrale di Santa Sofia, sulla Desiatinaªa e sul S. Salvatore di Berestoff (Spas na Berestove) sono principiate nel 1909 sotto la direzione degli architetti russi Pokryschine e Mileiff ed hanno dato dei bellissimi risultati nel 1909, 1911, 1917. Si sono, ad esempio, trovati cinque strati di pavimenti in Santa Sofia e si è veduto che le fondazioni della Desiatinaªa riposano sui travi di legno annegate in letti di cemento, procedimento sconosciuto a Costantinopoli. Degli studiosi stranieri il solo Strigowsky cominciò (nel maggio 1914) a studiare coi suoi assistenti la chiesa Dmitrovskaia a Wladimir. Le ultime ricerche (fra cui quelle compiute dallo Schmidt) provano che i templi dell’XI-XII secolo esistenti nella Russia meridionale non furono unicamente eretti sotto l’influsso di Bisanzio.
Per le piante, i dettagli ed altri caratteri essi non hanno molto di comune con le chiese di Costantinopoli e perciò le teorie dei dotti anteriori al 1906 devono essere respinte. Gli elementi raccolti dal giovane studioso russo Schmidt fanno vedere la rassomiglianza con chiese d’un altro tipo.
D’altra parte gli studii di Van-Millingen e di Strzygowski indicano anch’essi altre sorgenti. Si può stabilire da ciò che sappiamo, che nei dominii bizantini occidentali non s’è potuto trovare niente d’analogo alla cattedrale di Santa Sofia nè per la pianta, ne per il modo di costruire. Vi è invece qualcosa d’analogo con le chiese caucasiche e sopratutto con le cattedrali di Mokwi e di Ani in Armenia.
Si volle dire che la chiesa di Santa Sofia ricorda la Nuova Chiesa (la “Nea”) di Costantinopoli costruita nel IX secolo da Basilio il Macedone. Ma l’originale non è neppur esso studiato bene. Probabilmente la “Nea” divenne il prototipo dei due tipi di templi e cioè quelli del Caucaso e quelli di Kieff.

Ma la risposta a tutte queste questioni sulle origini può esser data soltanto da indagini approfondite. Esse furono primieramente iniziate dal Mileieff, ma ora egli è morto. Riprese nel dicembre 1918 e dalla primavera all’inverno del 1919 ebbero largo frutto. Io riuscii, con l’aiuto di due assistenti, a prendere le misure delle chiese di Santa Sofia, della Trinità del Monastero (Laura) e della chiesa di S. Michele del Monastero Wydubitzy. Le misure del S. Salvatore di Berestoff furono già prese dall’ arch. Pokrychine e così pure quelle della chiesa di S. Cirillo.
Le misurazioni e le piante ci danno il diritto di giudicare qual fosse la pianta primitiva e d’essere d’accordo con le nuove deduzioni dei dotti europei che ho dianzi nominati. Nello stesso tempo si è compiuta l’indagine sulla stabilità degli edificii e si sono eseguite le riparazioni necessarie. Sventuratamente gli incessanti cangiamenti di regime (sino al luglio 1920) ebbero riflesso sulla conservazione delle chiese. Ogni nuovo governo s’impadroniva di Kieff con combattimenti e fuochi d’artiglieria. Le batterie dei difensori si appostavano in piazza Santa Sofia e perciò il nemico vi tirava addosso. Gli ultimi danneggiamenti (sebbene non gravi) dopo i restauri del 1919 furono compiuti dall’armata dei volontarii e delle truppe ucraine.
Mi permetto di ricordare che, nel palazzo arcivescovile, avevo sistemato in quattro stanze un piccolo museo dell’opera di Santa Sofia contenente resti delle antiche colonne (fusti, capitelli, ecc.), esempi dei cinque differenti pavimenti della chiesa, resti di mosaici e poi piante, fotografie, ecc.
Anche molte chiese del secondo periodo (barocco) sono state descritte e rilevate in fotografia. Le migliori chiese di puro stile ucraino sono: S. Giorgio a Vydubitzi, la chiesa sulla porta Ecumenica al Monastero di Lawra, la chiesa del Monastero di S. Floro e del Convento dei Santi Fratelli e di S. Nicola. Ma la cattedrale di Lawra, il Convento di S. Michele delle cupole d’oro, S. Cirillo, la Trinità ed anche Santa Sofia, hanno ricevuto delle ricche ornamentazioni del XVII-XVIII secolo sopratutto al tempo dell’Arciv. Raffaele Zaborowski. Esse sono bellissimi esempi della architettura barocco-ucraina.
Questo barocco è, come ho detto, sotto una forte influenza del contemporaneo stile della Polonia cekoslovacca, solo che ha ricevuto particolare carattere dall’ambiente ucraino.


Prof Arch. GIORGIO LUKOMSKI
Conservatore del Museo della Cattedr.
di Santa Sofia.

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