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I. STÜBBEN: L'ampliamento d'Anversa |
NOTE GENERALI. Incaricato dal Re Leo-poldo II e trovandomi agli ordini del Mini-stro dei Lavori Pubblici del Belgio, barone Delbeke, mi occupai dei progetti dingran-dimento
d' Anversa durante gli anni dal 1908 al 1914. Un giorno il Re aveva in-vitato oltre al Ministro ed a me, apposi-tamente chiamato da Berlino, i rappresen-tanti delle alte cariche regie e civiche della città dAnversa e di qualche Comune cir-convicino, a bordo del suo yacht Alberta, sulla Schelda, a fine di discutere le questioni concernenti lingrandimento di questa città. Fu il Re stesso che, in base alle carte topografiche dAnversa e dintorni spiegate sul pavimento della sala grande, tenne, per così dire, una conferenza duna mez-z'ora, spiegando ampiamente i suoi criteri e le intenzioni relative alle strade e alle passeggiate da crearsi nellinterno della cinta utilizzata, i lotti da prevedere nel vasto terri-torio fra questa cinta e quella, più esteriore, di sicurezza (la cui costruzione era stata decretata da una legge dellanno prece-dente), le nuove istallazioni del porto marit-timo, le ferrovie e tutto ciò che si sarebbe riferito alla estensione della città. Infine io ebbi lonore di essere incaricato degli studii preparatori e dei piani generali. Più tardi il Re nominava una commissione di studi per la sistemazione edilizia dAnversa, com-posta di deputati, di alti dignitari dello Stato e di parecchi Comuni interessati. Il sottoscritto vi fece parte in qualità di architetto-consigliere per i piani di dettaglio. Finalmente il Ministro Mr. Helleputte, successore del bar. Delbeke, mincaricò nel 1913 degli studii e progetti di sistemazione e di ricostruzione dei Comuni avvicinanti le nuove darsene marittime a nord delle città. Questi ultimi progetti e studii sono stati interrotti dalla guerra e non sono stati ultimati. Quanto alle altre parti dei vasti lavori io mi permetto di offrire qui una breve analisi, accompagnata da qualche il-lustrazione su punti di speciale importanza. La figura 1 ci mostra la situazione ge-nerale della città, dei suoi dintorni e delle fortificazioni. La cinta interna costrutta nel 1865 e ora demolita (nero) circonda la città vecchia con lingrandimento del tempo e le parti principali del comuni di Ber-chem e di Borgerhout, in tutto 1532 ettari (circa 400.000 abitanti). La cinta nuova (pure segnata in nero) non è che una Cinta di sicurezza. Consistendo semplicemente in bastioni e fossato, essa era al principio della guerra ancora in costru-zione. Le opere di difesa propriamente dette, sono rappresentate con 26 forti esterni con molti fortini interpolati. La zona situata fra le due cinte, salvo i territori a Nord circon-danti i nuovi bacini del porto, abbraccia una superficie di 5846 ettari con una popola-zione attuale di circa 100.000 anime, i Comuni di Kiel, di Hoboken, Wilryck, Deurne, Merxem e qualche tratto di ter-ritorio dei comuni più lontani. I villaggi di Wilmacrsdonck, Eeckeren, Oorderen ed Austruwyel al nord, comprendono 10.000 abitanti in più su di un territorio di 2.848 ettari, eccettuato il territorio delle istalla-zioni marittime. Aggiungendo 398 ettari della cinta vecchia si trova un totale di 10.624 ettari, suscettibile di una popola-zione sorpassante i 2 milioni e compren-dente 200 abitanti per ettaro. La figura 2 ci mostra la città attuale prima dellinizio dei lavori dingrandi-mento, circondata dalla vecchia cinta. Sono indicate cinque stazioni nominate nelle indicazioni della pianta. La Stazione Sud situata al livello delle strade, taglia in tutta la sua lunghezza il corpo della città. La direzione delle vie, normale al fiume, fu scelta perchè si pensava, prolungandosi le vie, di traversare più tardi il fiume con un ponte: cosa divenuta impossibile a causa del traffico aumentato nella navigazione marittima, attualmente estesa fino a Bru-xelles. La nuova stazione del Sud insieme con la linea che viene da Boom, sarà ele-vata al disopra delle strade e tracciata paral-lelamente al fiume (confronta anche fig. 3). Lingrandimento del porto marittimo verso il nord è indicato dalla fig. 1. La città dentro la vecchia cinta non pos-siede che due parchi pubblici: il Parco propriamente detto ottenuto con la trasfor-mazione dellantica lunette dHerenthals e il parco de la Pépinière, con una su-perficie totale di ettari 18,5, il che rap-presenta un minimo assolutamente insuf-ficiente. Da ciò proviene un bisogno reale e pressante, daumentare gli, spazi liberi energicamente nella zona dampliamento, ove le passeggiate, i giardini pubblici e gli specchi dacqua previsti sul territorio della vecchia cinta, abbracceranno una super-ficie di circa 200 ettari. Ulteriormente la città d'Anversa ha acquistato tre zone di campagna con vecchi alberi avanti alla porta di Wilryck, le quali sono in via di trasformazione in parchi di ettari 110 di superficie. Un secondo parco dovrà esser creato sulle rive del ruscello Schyn, presso Deurne, con ettari 150 di superficie. LA VECCHIA CINTA. La figura 3 rap-presenta la sistemazione della cinta inu-tilizzata, sezione Sud, estendentesi dalle rive della Schelda fino alla porta e strada di Wilryck. Il nuovo boulevard, largo 40 metri, comincia (o finisce) a una terrazza di magnifica veduta (lunga m. 350, larga m. 80) eretta su colonne. E un belvedere sul guai della Schelda. La costruzione intera è in cemento armato, e due rampe con inclinazione di 3% riuniscono la ter-razza ai sottostanti quais. La creazione di questo belvedere era una delle idee favo-rite di Re Leopoldo, poichè il quai stesso, più tardi occupato dagli hangars della navigazione, sarà privato di ogni Veduta libera verso il fiume. Quattrocento metri allest del Belvedere il viale attraversa in rialzo la ferrovia ivi trasferita, come si disse più avanti, proveniente da Boom e termi-nante alla nuova Stazione Sud. Fra il Bel-vedere e la ferrovia il terreno della cinta, aggiuntivi altri terreni acquistati dalla città, è trasformato in parchi e prati da giuo-chi; il fossato esterno è del tutto conser-vato, potendovi lacqua essere rinnovata in tempo utile dallalta marea del fiume. Dal passaggio in rialzo sulla ferrovia, si-tuato alla quota + 16 verso lEst, lo stradale scende (con inclinazione del 19 per mille) fino ad accordarsi al livello generale, situato alla quota + 8. Il largo fossato del bastione S. Bernardo è conservato. Il resto della cinta è destinato alla creazione dun quar-tiere dabitazioni distinte a due piani (cioè rez de chaussée e piano superiore), soprattutto attorno ad uno spazio libero, con-giunto al viale con scalinate e tagliato da una via trasversale. Arrivati al livello di + 7m, il viale acquista la larghezza di 60m ed è costituito da tre stra-de carrozzabili e due vie da passaggio per pedoni e cavalieri, accompagnate da vie per ciclisti (vedi figura 6). La parte della cinta demolita verso la città vecchia sta per essere trasformata in lotti per case private daffitto a tre piani a disposizione contigua e densa (geschlossene Bauweise). Verso lesterno il fossato sarà fiancheggiato da terreni per ville immediatamente con-tigue allacqua. Il bastione di Kiel conser-verà anche le zone dacqua e darà una bellarea per una chiesa con avanti due aree distinte per costruzioni e una passeggiata tutto allingiro munita di campi per tennis. Dopo il bastione di Kiel comincia la bifor-cazione dello stradale in due strade di 30 m. di larghezza, abbracciante il fossato e unal-tra parle dei bastioni da conservare. Sono qui lavenue Ryswyck, una nuova ar-teria proveniente dallinterno della città, già finita, nonchè là nuova strada da Anversa a Bruxelles, strada di primordine trovantesi in lavorazione e traversante la cinta. Anche unaltra strada, l'avenue de la Pépinière esisteva già (vedi le figure 3, 1 e 7). Il suo tracciato fu influenzato dalla grande officina, la Papeterie Mi-nerva che esigeva, per evitare le spese enormi di una espropriazione, un piega-mento del viale, di modo che essa non cor-risponde più al suo prolungamento, cioè la strada esistente verso Wilryck. Da ciò risulta la formazione irregolare del punto di congiunzione, che richiede per tutta la zona non più linee regolari, ma una varia sistemazione pittoresca (fig. 3 e fig. 7). La biforcazione dello stradale si stende fino alla, strada di Malines. Verso la città il suo bordo è sistemato ad aree fabbricabili per case contigue verso lesterno ad aree per ville abbraccianti la vasta distesa del bastione Wilryck trasformata interamente in pas-seggiate ed a campi sportivi. Presso la stra-da di Malines la transizione dalla biforca-zione ad un largo viale di 50 m. si produce per mezzo di una costruzione, che potrà adibirsi a caffè o ristoratore, i cui due colon-nati ad emiciclo abbracciano il termine del fossato, od anche per mezzo di una piazza a tracciato regolare con statua o fontana. Così il bastione seguente, il bastione di Berchem, devessere trasformato quasi in-teramente in passeggiate e campi di giuoco. Assialmente verso la città sarà inquadrato, tal quale come il bastione di Wilrych, da un edificio (museo, sala di concerti, ecc.). Dopo il bastione di Berchem, verso lest il fossato conservato è orlato, verso la città, da una via laterale, e fra di essa e lantica Rue du Rempart sarà interposta una serie di aree per case con-tigue mentre verso lesterno del viale son previste delle aree per abitati e una vasta pianura per giuochi sportivi al lato della ferrovia proveniente da Bruxelles. Essa dovrà essere elevata in modo che il viale e le altre vie minori la possano attraver-sare per passaggi interni. Allest della ferrovia è sistemata una piazza monumentale, su cui la bella Ave-nue Cogels deve, come da richiesta del Comune, terminare obliquamente. I quattro lati della piazza sono inquadrati da una nuova casa comunale per Berchem, da una chiesa, un caffè-concetto ed un colonnato offrente laccesso a un piccolo porto di bar-che La chiesa e le costruzioni vicine coprono un quarto del bastione Borsbeck, ma la maggior parte sarà trasformata in pas-seggiate con specchi dacqua. Insomma, il sessanta per cento del territorio della cinta sarà sacrificato per strade, passeggiate, piaz-ze, campi sportivi e da giuochi, piantagioni diverse, specchi dacqua ed altri spazzi liberi. Le aree fabbricabili, secondo il programma del Governo, non avranno che il 40%. A questa condizione, ed accollandosi lese-cuzione a proprie spese di tutti i lavori di sistemazione necessarii, i tre Comuni inte-ressati vale a dire Anversa, Berchem e Borgerhout, hanno ottenuto ed esercitato il diritto di prelazione sugli appezzamenti corrispondenti alla cinta situati nei loro confini a prezzo di tre franchi per mq. Di più il governo ha il diritto desigere una architettura armonica per tutte le costru-zioni lungo le piazze o i tratti di speciale importanza. IL FORTINO DI DEURNE. La figura 8 rappresenta la trasformazione del piccolo Fortino di Deurn, situato nella zona fra lantica e la nuova cinta presso il vi!-laggio di Deurne, in città operaia. Si trat-tava principalmente di conservare gli alberi e le piantagioni del recinto e di trasformare lopera centrale, che aveva servito da ca-serma, in abitazioni. Così la parte del fossato presso lopera centrale è stata conservata; le altre parti sono riempite con il mate-riale di demolizione dei bastioni. La pianta è disposta in modo che questi fossati colmati siano chiusi nei giardini ap-partenenti a tutte le case. La superficie di undici ettari è divisa in dette aree fab-bricabili. Larea di mezzo contiene le diciotto abi-tazioni sistemate nellopera centrale del for-tino ed altre sei case da una famiglia; in complesso vi sono dunque duecentocinquan-tadue case con giardini. Le due ale del-lopera centrale separate dalle abitazioni, sono adattate a studii, magazzini ed han-gars. Le case per una famiglia non hanno di regola che una facciata di metri cinque di larghezza. Qualche tipo è rappresentato nella figura 9. LA CITTÀ DI SANTE ANNE. Sulla riva sinistra della Schelda, incontro ad Anversa non si scorgeva fino ad ora che il. forte inutilizzato della Tète de Fiandre, il pic-colo villaggio di Sainte Anne (in fiam-mingo: Zuit Anneken) ed una stazione capolinea provvisoria di ferrovia del paese di Waes, proveniente da Gand. Il Governo ha designato lintiera penisola, contenente ancora i forti Isabella e Burght, situa-ta alla quota media di + 2m, ad essere espropriata e rialzata fino alla quota di + 7m vale a dire al disopra dellalta marea del fiume. Si guadagnerà con ciò una pianura di circa 1000 ettari suscettibile della costruzione di una città considerevole con edifici indu-striali. La comunicazione con la città dAn-versa sarà realizzata a mezzo di battelli a vapore e da una metropolitana ferroviaria sotterranea traversante la Schelda con due tunnels. Allinizio, la pianta della città da crearsi è limitata ad una superficie di circa 120 ettari rappresentante il nocciolo della ag-glomerazione futura. La ferrovia prove-niente da Gand sarà munita duna nuova stazione capolinea ove i binari sono ele-vati alla quota di + 10m. La metropolitana sarà in corrispondenza con questa stazione capolinea e farà il giro del primo agglomerato di questa città. .Un bassofondo detto Galgenweel, scavato dallalta marea in occasione duna rottura di diga fino alla quo-ta 11m, non prestandosi per la costruzione di case, sarà trasformato in pubblico parco. Una parte dellantico villaggio sarà con-servata senza essere sopraelevata, sebbene ciò richieda uno scarico dacqua separato con pompa idrovora. La figura 10 ci mostra la pianta pre-disposta per le prime sistemazioni da far-si. Le due strade principali sono il viale della stazione sul luogo della ferrovia ora esistente e la strada di Gand. Tutti e due si dirigono direttamente verso la cattedrale dAnversa. Il quartiere della città fra il fiume e la strada della stazione è destinato sopratutto al piccolo commercio. Lantico forte darà il terreno per lAlbergo della città, il mercato e parecchie aree per case da pigio-ne. Una parte del forte, avente una super-ficie di 5 ettari e contenente unantica porta monumentale di stile Rinascimento, sarà trasformata in parco e in campi di giuochi. Al nord dellantico villaggio si stenderà un quartiere di case operaie, di 12 ettari. Al nord del quartiere del mercato una strada monumentale fiancheggiata da colonnati (portici) che guardano anche verso la cat-tedrale dAnversa termina verso il fiume e verso linterno con due piazze architet-turali, recinte da edifici monumentali. Il nord-ovest della città progettata sarà com-posto daree per case borghesi da una fami-glia. In totale è prevista una popolazione di circa 30.000 anime. LE ADIACENZE DELLE INSTALLAZIONI MA-RITTIME AL NORD DANVERSA. Le nuove darsene e quais da creare al nord della città sono circondate dai comuni di Au-struwyl, Wilmacrsdonck, Oorderen ed Ec-ckeren. Il villaggio dAustruwyl cadrà quasi del tutto nei nuovi lavori. Dopo una vasta espropriazione i terreni devono essere so-praelevati al disopra dellalta marea. I piani della ricostruzione e dellampliamento dei quattro comuni furono interrotti dalla guer-ra; essi non sono ancora ultimati. Può es-sere che ci sarà possibile fra breve di fare una pubblicazione di studii e piani esten-dentisi ad una superficie di 2848 ettari. I. STÜBBEN. Nel N. 3 della seconda annata pubblicammo un arti-colo di Edilizia generale di I. Stübben. Ora ne pubbli-chiamo un secondo interessantissimo, relativo ai suoi studi sullingrandimento di Anversa, a cui faranno seguito altri scritti del medesimo autore. La fama universale acquistata dallo Stübben in materia di Edilizia è tale che ci dispensa dal dovete di segnalare limportanza che presentano tali articoli della nostra Rivista. |
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